Giochi olimpici

La Senna è infine inquinata: arriva il primo rinvio delle gare in acque libere

Francesco Stati

Troppo alti i livelli di batteri fecali nel corso d'acqua parigino. Spostate al 31 luglio le qualificazioni del triathlon, ma le piogge attese a Parigi rischiano di mutilare la disciplina

È arrivato il primo rinvio per le gare in acque libere nella Senna. Il fiume parigino, scelto per ospitare le gare in acque libere dei Giochi olimpici, è ancora troppo inquinato: le qualificazioni per il triathlon maschile, che tra le discipline prevede appunto il nuoto in acque libere, oggi non si faranno. I troppo alti i livelli di Escherichia coli e altri batteri fecali, innalzati dalle piogge intense di questi giorni, hanno portato al mancato rispetto degli standard richiesti per questa tipologia di gare. Per la riprogrammazione, al momento si naviga a vista: al momento la gara maschile è stata rinviata a domani, mercoledì 31, quando si terrà anche la gara femminile, ma le ulteriori precipitazioni previste rischiano di far slittare ancora il tutto o, peggio, di trasformare la gara in duathlon, estromettendo il nuoto dalla competizione e lasciando agli atleti solo i segmenti di corsa e ciclismo​.

  

Ma qual è la relazione tra precipitazioni e acque non balneabili? Gli acquazzoni che colpiscono Parigi e la sua area metropolitana portano nella Senna tutto lo sporco accumulato sugli edifici e sulle strade. E soprattutto la pioggia si mescola al sistema fognario e, se le precipitazioni sono intense, lo fa tracimare, con le acque reflue che vanno a contaminare la Senna e i campi di gara di nuoto.

 

Gli sforzi per rendere la Senna balneabile per le Olimpiadi sono stati estensivi, con una massiccia operazione di pulizia stimata in circa 1,4 miliardi di euro. Nonostante l’investimento, la federazione mondiale di triathlon e gli organizzatori di Parigi 2024 hanno preparato piani di contingenza, con numerosi giorni liberi per pianificare la gara. 

 

Il luogo del triathlon e il percorso di nuoto, situati presso il ponte Alexandre III, sono monitorati di continuo con valutazioni quotidiane della qualità dell'acqua. Queste valutazioni mirano a garantire la sicurezza e la fattibilità dei segmenti di nuoto, ma le recenti rilevazioni non hanno soddisfatto le soglie di sicurezza richieste in quanto, sebbene tali batteri siano perlopiù presenti nel corpo umano, alcuni di essi possono causare infezioni all’apparato urinario e intestinale.

 

Tra i più preoccupati per la balneabilità della Senna anche Gregorio Paltrinieri, membro di spicco della delegazione azzurra che sarà impegnato nel nuoto in acque libere nella gara di fondo sui 10 km. “Il corso d’acqua è sporco, dunque sarebbe pericoloso”, ha dichiarato Paltrinieri. “Mi sembra un po’ strano che possa essere questa la gara olimpica perché è una location difficile, che non abbiamo mai provato. Però, probabilmente, non sapremo nulla fino al giorno prima, e questa incertezza ci lascia un po’ perplessi”. Alla fine, però, secondo l’azzurro le gare si faranno "perché ci hanno speso soldi". Se per il triathlon il piano B è eliminare una disciplina, per le gare di nuoto (previste tra 2 e 3 agosto) le competizioni si terranno nello stadio nautico di Vaire-sur-Marne, che sta ospitando già canoa, canottaggio e kayak.

 

Nonostante le rassicurazioni della prima cittadina di Parigi, Anne Hidalgo, che si era fatta il bagno nella Senna a ridosso dei Giochi, l’inquinamento rischia di macchiare la grandeur dell’olimpiade parigina. Chissà se alla fine il presidente Emmanuel Macron, che aveva promesso un tuffo nel fiume, ci ripenserà.