Oltre la Senna c'è di più. Le innovazioni di Parigi 2024 che resteranno

Carlo Alberto Carnevale Maffè

La Ville Lumière si trasforma in un grande stadio a cielo aperto con infrastrutture sostenibili e riuso degli spazi. E nonostante i costi elevati, si intravede un impatto economico positivo. Atleti in secondo piano, ma molte novità da studiare, città a parte

Parigi val bene una cena olimpica, specie se non è l’ultima: ed ecco che, sfacciata ed esibizionista come solo Parigi sa essere, la Ville Lumière diventa stadio a cielo aperto, la Tour Eiffel fa da magica quinta di metallo per i cinque cerchi, il Grand Palais è sontuosa palestra di cappa e spada dei moschettieri contemporanei, la Senna è una corsia e una pista d’acqua, invero non cristallina. Molte polemiche, anche giustificate, ma qualcosina in più, su questi giochi, forse si può dire.

  

Le Olimpiadi di Parigi saranno diverse da quelle del passato anche grazie ad alcune strategie mirate a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere l’uso efficiente delle risorse esistenti. Ci si può ridere su, ovvio, ma prima di farlo bisognerebbe capire anche di cosa stiamo parlando. Per cominciare, uno degli aspetti più innovativi di queste Olimpiadi è l’adozione di infrastrutture temporanee e sostenibili. I letti degli atleti, per esempio, sono realizzati in cartone riciclabile, un’idea proposta da una società giapponese che li aveva già utilizzati per Tokyo 2021 e che ha suscitato curiosità e qualche scetticismo, ma che si è dimostrata efficace e robusta. Questa scelta fa parte di una strategia più ampia denominata “Meno, meglio, più a lungo”, che include l’uso di materiali di recupero per vari arredi del villaggio olimpico e la riduzione del numero di mobili da 800.000 a 600.000 pezzi. Il Villaggio Olimpico stesso è stato progettato per durare oltre i Giochi, con abitazioni costruite con materiali a basse emissioni, tetti verdi e pannelli solari, destinati a diventare un nuovo quartiere residenziale e commerciale post-olimpico. In linea con l’obiettivo di minimizzare nuove costruzioni, Parigi ha scelto di utilizzare al massimo le infrastrutture già esistenti. Il Grand Palais, costruito per l’Esposizione Universale del 1900, ospita le gare di scherma e taekwondo, mentre luoghi iconici come Place de la Concorde e il Campo di Marte sono teatro di competizioni di sport dinamici come il breaking, il BMX freestyle e lo skateboard.

   

Questa scelta, che non è certamente nuova ma che per la prima volta viene utilizzata su scala così estesa e sistematica, non solo riduce i costi, ma valorizza anche il patrimonio storico e culturale della città, rendendo gli eventi sportivi un’occasione per promuovere le bellezze di Parigi a livello globale, evitando l’effetto “cattedrali nel deserto” (Parigi 2024 ha scelto di limitare al minimo le nuove edificazioni, puntando su infrastrutture durature e multifunzionali).

  

Va ricordato che raramente le Olimpiadi si rivelano un affare per la nazione che le ospita: una recente ricerca della Oxford University ha calcolato che gli ultimi tre Giochi estivi sono costati 51 miliardi di dollari (ai prezzi del 2022) e hanno superato i budget del 185% in termini reali, senza includere strade, ferrovie, aeroporti, hotel e altre infrastrutture, che spesso costano più dei Giochi stessi. Il budget iniziale per le Olimpiadi di Parigi 2024 era stato fissato a 6,8 miliardi di euro. Tuttavia, come spesso accade con eventi di questa portata, i costi sono aumentati nel corso del tempo.

  

Attualmente, si stima che il costo totale di Parigi 2024, per quanto inferiore alla media delle ultime Olimpiadi estive, sarà di oltre 10 miliardi di euro, a causa di vari fattori, tra cui l’inflazione, l’aumento dei costi dei materiali e delle infrastrutture, e le misure di sicurezza aggiuntive. Nonostante i costi elevati, le Olimpiadi 2024 sono previste generare un impatto economico significativo. Secondo uno studio aggiornato del Centre de Droit et d’Economie du Sport (Cdes), l’impatto varierà tra i 6,7 miliardi e gli 11,7 miliardi di euro, includendo investimenti in infrastrutture, turismo e occupazione. Se le Olimpiadi sono la più sontuosa ed elegante esibizione delle infinite meraviglie dei corpi umani, Parigi stessa oggi diventa un atleta metropolitano che non si limita a ospitare, ma partecipa letteralmente e fisicamente alle gare, danzando tra suoni e luci, e pavoneggiandosi davanti agli occhi del mondo intero. L’effetto può produrre scene comiche, e patetiche, come quelle viste sulla Senna, ma qualcosa di queste Olimpiadi, atleti a parte e Macron a parte, resterà: vale la pena pensarci su.

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