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Il Foglio sportivo

Improvvisamente ecco i selfie alle Olimpiadi (ma solo con uno specifico cellulare)

Mauro Zanon

Il Comitato olimpico internazionale ha sempre vietato l'autoscatto. Ma uno degli sponsor di Parigi 2024 è Samsung, che inserendo il suo nuovo modello di smartphone pieghevole consente agli atleti di scattarsi i selfie durante la cerimonia di premiazione

Prima di questa edizione delle Olimpiadi, gli atleti che salivano sul podio non potevano scattarsi un selfie durante la cerimonia di premiazione: per via della cosiddetta etichetta digitale dei Giochi che lo vietava espressamente e ancora oggi lo vieta a tutti i giornalisti accreditati. Gli sportivi, fino a Tokyo 2020, erano chiamati a rispettare diligentemente questo divieto, ma da Parigi 2024 la regola è improvvisamente caduta. Il motivo? L’intervento sdi Samsung, gigante della telefonia coreana e sponsor delle Olimpiadi dai tempi di Londra 2012, che è riuscito a imporre con un’abile operazione commerciale il rito del “Victory Selfie”. Nel kit fornito a tutti gli atleti olimpici e paraolimpici, 17mila, Samsung ha inserito anche il suo ultimo modello, il Galaxy Z Flip 6, uno smartphone con schermo pieghevole che si chiude a conchiglia. Il dispositivo in mano agli sportivi di Parigi 2024 è un’edizione speciale: la cover è stata curata da Berluti, maison del gruppo Lvmh, e presenta un mix di colori che richiama gli anelli olimpici, oltre ad avere il logo delle Olimpiadi inciso. L’autoscatto della vittoria viene fatto da un telefono fornito dall’organizzazione e poi caricato su Athlete365, l’app dedicata agli atleti che partecipano alle gare. E se uno volesse utilizzare un altro dispositivo? È severamente proibito.
 

Secondo Florian Silnicki, fondatore dell’agenzia di comunicazione LaFrenchCom, “l’introduzione del selfie della vittoria potrebbe essere molto redditizia per Samsung. Modernizza e umanizza la cerimonia del podio, rendendo gli atleti più accessibili, il che potrebbe generare un grande fermento intorno al marchio. Ma è anche un’arma a doppio taglio: se questa iniziativa viene percepita come troppo commerciale o invadente, potrebbe provocare una reazione boomerang negativa”. Creando una storia attorno al Galaxy Z Flip 6, Samsung vuole suscitare un desiderio emotivo nei consumatori. “Con questo lancio speriamo di ottenere una crescita del 30 per cento in più rispetto al modello precedente. Anche se Samsung è già il leader dei telefoni pieghevoli in Francia, con oltre il 90 per cento del mercato. Per il momento, le tendenze sono molto buone”, ha dichiarato al Parisien Jérôme Bloch, direttore marketing e strategia Mobile eXperience di Samsung. Gli atleti non hanno l’obbligo di farsi il selfie, assicurano i vertici del colosso coreano. Il nostro Filippo Ganna, medaglia d’argento nella cronometro individuale su strada, ha avuto qualche problema a farsi un selfie assieme ai suoi compagni di podio belgi, Van Aert ed Evenepoel. E all’ennesimo tentativo fallito di scattare la foto post gara, scherzando, ha fatto credere di voler lanciare il telefono nella Senna. Con il telefono dello sponsor, mercoledì, è stato scattato anche un selfie storico ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: quello tra gli atleti della Corea del Nord e della Corea del Sud, sorridenti e vicini sul podio del torneo di doppio misto di tennistavolo. “Una scena sensazionale”, secondo il quotidiano sudcoreano Hankyoreh. Un’operazione di marketing storica per Samsung.

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