tennis

Lorenzo "Il Magnifico" Musetti trionfa a Parigi: bronzo nel singolare maschile di tennis

Mauro Zanon

Sconfitto Auger-Aliassime, è la diciannovesima medaglia per l'Italia a queste Olimpiadi. L’ultimo italiano sul podio risale al 1924, un secolo fa. "Un sacrificio ripagato", dichiara il campione, che dedica il successo "alla mia famiglia, a tutti gli italiani"

Parigi. Dicevano che il suo tennis era bello e impossibile, che ormai era solo un ex enfant prodige, talento cristallino ma effimero, inconcludente, inefficace. Ieri sera, Lorenzo Musetti, ha smentito i suoi detrattori e regalato all’Italia la sua diciannovesima gioia olimpica, conquistando la medaglia di bronzo nel torneo singolare maschile di tennis contro il canadese Félix Auger-Aliassime in due ore e diciassette minuti, 6 – 4, 1 – 6, 6 – 3. Pronti via ed è subito break Musetti. Il canadese, reduce da due stagioni deludenti dopo un 2022 in cui si era issato al sesto posto del ranking Atp, soffre le variazioni di Lorenzo, ma col passare dei giochi prende le misure, è tonico e si fa sentire con il suo servizio. Il dj del Philippe Chatrier, il campo centrale del Roland Garros, mette “Sarà perché ti amo”, e al quarto gioco, Musetti, ricorda a tutti perché è soprannominato Il Magnifico. Palla corta di Auger-Aliassime, contro palla corta del tennista italiano, il canadese la rimette ai lati del paletto della rete, sembra finita, ma Lorenzo ci arriva, e con un tweener fenomenale piazza un lob che scavalca l’avversario: Lorenzo si porta la mano all’orecchio chiedendo al pubblico di alzare i decibel. “Le point du tournoi”, commentano i giornalisti francesi, il punto più bello del torneo. Sul 4-3, il tennista italiano cede il servizio sbagliando una comoda volée alta sulla palla break. Ma non è più il Lorenzo sprecone di inizio anno. Dopo aver incassato il 4-4, reagisce da campione e fa subito il contro-break, in un gioco impreziosito da un passante di rovescio da “circoletto rosso” (Rino Tommasi copyrights), lo conferma nel gioco successivo e conquista il primo set. Il secondo è da dimenticare, sembrano mancare le forze fisiche e mentali, forse riappaiono brutti ricordi, e Auger-Aliassime chiude con un secco 6 – 1. Ma Lorenzo non si scompone, resetta tutto e al terzo set torna a lottare come un leone contro il canadese. Il break decisivo arriva nell’ottavo gioco, quando approfitta di una seconda di servizio per andare avanti sul 5 – 3, prima del definitivo 6 – 3.

 

“È stata durissima, ma mi sono sacrificato per la maglia azzurra e adesso sono contentissimo perché i sacrifici sono stati ripagati con questa importantissima medaglia. Come mi hanno chiesto dalla tribuna, non ho mollato mai”, ha dichiarato Musetti a fine partita. Nel suo angolo, oltre al suo allenatore storico, Simone Tartarini, c’era Filippo Volandri, capitano della nazionale italiana di tennis che lo scorso anno ha vinto la Coppa Davis. “Questo bronzo è dedicato a me, alla mia famiglia, a tutti gli italiani. La maglia azzurra mi ha aiutato a superare i miei limiti, è stata un’avventura dura ma esaltante”, ha aggiunto il tennista toscano.

 

Il bronzo di ieri sera è il coronamento di un percorso di maturazione che ha registrato un’accelerazione lo scorso giugno, con l’apertura della stagione sull’erba: la finale al Queen’s e la semi a Wimbledon erano soltanto un delizioso antipasto. “Questa esperienza me la porterò nel circuito, perché mi ha reso più solido, soprattutto mentalmente”, ha assicurato Musetti. Per ritrovare l’ultimo italiano salito sul podio delle Olimpiadi bisogna risalire al 1924, un secolo fa. Era sempre Parigi la cornice, ed erano gli anni dei quattro moschettieri del tennis francese, Jacques Brugnon, Henri Cochet, René Lacoste e Jean Borotra. È contro quest’ultimo, in cinque set, che Uberto de Morpurgo, nato a Trieste da madre inglese e padre italiano, vinse la prima e unica medaglia olimpica dell’Italia del tennis. Fino a ieri sera. Quando Lorenzo ha deciso di riscrivere la storia, di colorare di azzurro il cielo sopra il Philippe Chatrier. E oggi, con Sara Errani e Jasmine Paolini, in finale per l’oro nel torneo di doppio femminile contro le russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider, l’Italia del tennis potrebbe registrare una storica doppietta.