Gli scacchi presi con filosofia

Tutti contro Niemann, 21enne prodigio degli scacchi

Massimo Adinofli

Così giovane e già sul tetto del mondo. Quel fenomeno di Niemann affronta agilmente ogni avversario su più competizioni, contemporaneamente. Cercando di lasciare alle spalle un passato in penombra

Hans Niemann è un fenomeno. Prima di scriverne, controllo sul sito 2700chess.com: attualmente, è il numero 26 al mondo con elo 2712,5. Hans Niemann ha 21 anni: più giovani di lui, e più su di lui, sono in cinque. Dunque: Hans Niemann è nell’élite mondiale, ma non è il più forte o il più promettente di tutti. Hans Niemann è americano: più su di lui, tra i suoi connazionali, sono in cinque. Dunque, eccetera eccetera. Infine, più su di tutti c’è, da oltre un decennio, Magnus Carlsen, e qui viene il bello. Perché un paio di anni fa Carlsen perse contro Niemann in una partita a tempo lungo, accusandolo di barare. Quell’accusa non fu mai provata, e solo una transazione fra avvocati ha impedito che avesse uno strascico legale. Ma nessuno ha tolto dalla testa del norvegese l’idea che Niemann avesse imbrogliato, complice il fatto che la sua fedina non è immacolata: nel gioco online, infatti, Niemann è stato in passato colto sul fatto. Ma era giovanissimo, ha protestato lui, e da allora, con tono tra l’incazzato e l’altezzoso, ha sempre ripetuto la sua tesi: sono pulito.

E veniamo a oggi. Cioè alla scorsa settimana, che ha visto Niemann il fenomeno cimentarsi in due imprese. In un tour che ha avuto la faccia tosta di chiamare “Niemann against the World”, ha avviato una serie di match individuali contro tre fortissimi giocatori. Nel primo (attualmente in corso), è in vantaggio sull’olandese Anish Giri, che da anni è stabilmente nel lotto dei primi quindici giocatori al mondo. Non contento, ha preso parte allo Speed Chess 2024, super-evento online nel corso del quale, sovvertendo i pronostici, prima ha sconfitto il francese Maxime Vachier-Lagrave, poi l’americano Wesley So – due dei massimi specialisti al mondo nel gioco blitz – per approdare così in semifinale. E qui viene nuovamente il bello, perché in semifinale dovrà vedersela proprio con Carlsen, contro il quale, dopo l’incidente di due anni fa, non ha mai incrociato le lame. Intanto, terminato l’incontro, Niemann-sempre-ingrugnito ha rilasciato una lunga intervista in cui non solo si difende da ogni accusa, ma contrattacca: Carlsen, Nakamura e tutti quelli che continuano a nutrire dubbi e sospetti si comportano da bambini, davanti a lui scappano, non ci stanno, sono animati da risentimento, e via così. Ma gli scacchi – dice lui, pregustando la vendetta – “speaks for itself”: parlano da soli. In realtà, anche senza particolari raffinatezze ermeneutiche si può ben dire che gli scacchi parlano così poco da soli, che lui s’è preso mezz’ora per spiegare cosa direbbero gli scacchi in suo favore. Ma si può generalizzare: proprio perché lasciano poco spazio alla fortuna, alle chiacchiere e alle scuse, proprio perciò non c’è scacchista che non senta irresistibile l’impulso di spiegarsi, di trovare scuse e giustificazioni (e consumare vendette). Vedremo a settembre, quando a Parigi, dal vivo, preceduta da alti squilli di tromba, si disputerà l’attesissima semifinale tra Niemann il fenomeno e Carlsen the GOAT.

La partita: Hans Moke Niemann-Shreyas Royal, Londra 2023. Il Bianco ha già sacrificato una Torre: come ha proseguito?

(41. Rxg7 + Kxg7 42. B xh6+ Kh7 43. Bg5+ Kg8 44. Bxe7 Rexe7 45. f6 e vince)

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