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I campioni delle altre Olimpiadi

Medaglie e altri amori in vasca a Parigi

Umberto Zapelloni

Storia di Giulia Terzi e Stefano Raimondi, due talenti del nuoto paralimpico azzurro con un palmarès invidiabile e un figlio già pronto seguire le orme dei genitori in piscina

Sono la coppia d’oro del nuoto paralimpico azzurro. Giulia Terzi e Stefano Raimondi sono i nostri collezionisti di medaglie. A Parigi lei ha conquistato due bronzi e lui tre ori che aggiunti alle 12 medaglie di Tokyo li portano a quota 17. Anche se poi la medaglia che preferiscono è quella arrivata il 26 febbraio di quest’anno. Ha un nome: Edoardo. Il figlio che hanno già cominciato a portare in piscina dove è nato il loro amore. Edoardo è con loro a Parigi, la loro prima manifestazione vissuta da genitori, con le prime medaglie da dedicare all’erede.

 

Stefano ha vinto l’oro nei 100 rana, 100 stile libero e 100 farfalla, Giulia che ha partorito da pochi mesi e ha già collezionato anche due lauree (Scienze politiche e Giurisprudenza) si è presa due bronzi nei 400 stile libero in categorie differenti. Lui soffre per una lesione alla gamba sinistra dopo un incidente in motorino, quando da ragazzo era finito sotto un camion. Lei, figlia di una nuotatrice, è affetta da una rara scoliosi congenita che dopo una serie di operazioni l’ha costretta su una sedia a rotelle. Nel nuoto che da bambina non aveva amato tanto, ha trovato tutto. Anche l’amore.