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Il Foglio sportivo

Calcio in tv? Il prezzo è giusto

Michele Tossani

I costi che gli appassionati pagano in Italia è in linea con quelli che si pagano nel resto dell’Europa. La fuga da Dazn dipende da altro

Vedere il calcio in tv in Italia costa, ma non più che negli altri paesi. Intanto, però, l’audience di Dazn crolla. Intervistato dall’inserto Economia del Corriere della Sera l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha sottolineato come i prezzi degli abbonamenti televisivi nel nostro paese siano “in linea con i costi degli altri grandi campionati europei”.

De Siervo ha ragione. Anche se è difficile fare un confronto esatto (data la babele di pacchetti che vengono offerti dalle varie piattaforme), se prendiamo come termine di paragone l’offerta standard di Dazn (359 euro l’anno, se pagato in un’unica rata, per vedere l’intera Serie A) non è un abbonamento più caro di quello proposto all’estero per seguire i principali campionati europei.

In Francia per esempio, dopo che la Ligue 1 ha fatto fatica a trovare un broadcaster che ne trasmettesse le gare, è stata ancora Dazn ad aggiudicarsi il diritto di trasmissione di otto partite su nove ogni weekend. La nona, il sabato alle 17, viene invece data in diretta da beIN Sports, network di canali sportivi di proprietà dell’omonimo media group. Se si abbona annualmente al pacchetto Dazn il tifoso francese paga 29,99 euro al mese, in linea con l’abbonamento della stessa emittente in Italia.

In Germania, per avere accesso a tutte le partite stagionali della Bundesliga si può acquistare un pacchetto Sky Bundesliga comprensivo di abbonamento Dazn per 64,99 euro al mese il primo anno. Nel pacchetto sono comprese anche la maggior parte delle sfide di Champions League. Se non viene disdetto l’abbonamento, a partire dal tredicesimo mese il costo sale a 80,49€ euro mensili.

In Spagna la trasmissione delle gare della Liga è appannaggio delle due aziende di rete mobile Orange e Movistar. Ad agosto la prima ha lanciato un’offerta da 70 euro mensili per i primi tre mesi di abbonamento (il prezzo arriva a 108 con anche la Champions) mentre la seconda ne propone uno da 96,9 euro per dodici mesi di Liga con prezzo che arriva a 109,9 euro se si vuole anche la massima competizione continentale per club.

In Inghilterra, dove la maggior parte dei diritti di trasmissione della Premier sono detenuti da Sky (128 partite in diretta), ci sono diversi pacchetti disponibili. Uno di Sky prevede un costo di 22 sterline (circa 26 euro) al mese. Se però si vuole avere la certezza di non perdersi nemmeno un minuto del campionato più bello del mondo, al prezzo di Sky bisogna aggiungere quelli di TNT Sports (20 sterline, cioè 23 euro, per 52 partite) e Amazon Prime Video (8,99 sterline, 10,68 euro, per 20 sfide).

I prezzi di Dazn in Italia sono insomma coerenti con quelli delle emittenti straniere. La questione è un’altra e riguarda il rincaro. Dazn è infatti entrata nel mercato italiano con prezzi popolari, molto bassi (19,99 euro al mese) che evidentemente non sono bastati per coprire la spesa sostenuta al momento dell’acquisizione dei diritti. Aumento del prezzo (del 20 per cento) e impoverimento dei programmi (con tanti professionisti lasciati a casa) hanno prodotto un calo dell’audience.

Secondo quanto riportato da Panorama, nelle prime tre giornate di questo campionato l’emittente ha perso 1,6 milioni di telespettatori, con nessuna partita che abbia raggiunto il picco del milione.

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