Il Foglio sportivo
L'atletica di Mei riparte come una Ferrari per aumentare i tesserati
Unire corsa podistica e mondo delle corse nella pista di Fiorano, il presidente della Fidal: "È emozionante pensare che molti atleti correranno qui"
Nel tempio della Ferrari bisognerebbe entrare sempre in punta di piedi, ma il prossimo 30 marzo i podisti avranno per la prima volta la possibilità di attraversare la iconica pista di Fiorano a passo di corsa. La prima edizione della “Mezza maratona d’Italia, Memorial Enzo Ferrari” è stata presentato in settimana come si addice a un evento unico nel suo genere: in sottofondo il rombo dei bolidi che sfrecciavano sulla pista di Fiorano e davanti agli occhi una sfilata di Ferrari in mostra da togliere il respiro. Non per nulla il claim della manifestazione sarà “Run The Race Track” a testimonianza di un connubio fra corsa podistica e mondo delle corse che non sono mai stati così vicini. Anche la data di marzo non è stata scelta a caso perché proprio in quel mese, esattamente il 12 marzo 1947, il fondatore Enzo Ferrari varcò per la prima volta i cancelli di Maranello a bordo di una vettura. Fu proprio lui a guidare la 125S nel debutto ufficiale su strada e sappiamo dove ci ha condotti. I tre percorsi della corsa (5, 10 e 21.097 chilometri) si snoderanno attraverso i luoghi Ferrari più simbolici: nella mezza partenza dal Museo Ferrari di Maranello per attraversare la pista di Fiorano, l’ingresso storico e i viali interni dello stabilimento e arrivare, dopo il passaggio da Formigine, al traguardo di piazza Roma a Modena.
Ma sempre di un evento podistico (che raccoglie il testimone della storica Maratona d’Italia, ex maratona di Carpi, che si è tenuta dal 1988 al 2017) si tratta e così i padroni di casa (fra gli altri Piero Ferrari e l’amministratore delegato Benedetto Vigna) hanno accolto la prima uscita ufficiale di Stefano Mei dopo la rielezione a presidente della Fidal con il 72,47 per cento dei voti. E l’ex podista Mei, affiancato dal fresco campione europeo della “mezza”, Yeman Crippa, e dalla paralimpica Rita Cuccuru, si è fatto ispirare dai paragoni motoristici: “Con velocità differenti il cronometro detta i ritmi sia dell’atletica sia dell’automobilismo ed è emozionante pensare che molti atleti potranno correre sul circuito che evoca il nome leggendario di Ferrari. Ecco, finora nella Fidal avevo lavorato con un consiglio in cui alcuni sceglievano da soli quando cambiare le gomme in gara. Dopo le riunioni perdevo il mio proverbiale buonumore, ma l’atletica ha continuato a ottenere risultati favolosi, a partire dalla prima vittoria negli Europei a squadre che ritengo il più significativo risultato della mia precedente gestione. Pensate cosa potremo fare ora con un Consiglio unito, composto totalmente dai miei candidati. Finalmente potremo fare come la Ferrari e decidere insieme quando fare i pit stop”.
Guarda caso proprio oggi a Bruxelles si chiude la stagione internazionale con le finali di Diamond League iniziate ieri. Poi si penserà subito alla stagione del cross e al 2025 incentrato sui Mondiali di Tokyo a settembre. “Ho voluto anticipare al massimo la data delle elezioni per offrire alle società la possibilità di organizzare meglio la prossima stagione e dare loro il tempo per proporre le sedi dei vari campionati su cui in passato abbiamo avuto qualche problema. Nel primo consiglio del 20 settembre prenderemo importanti decisioni tecniche e penso di avocare a me il settore running che presenta le maggiori turbolenze. Obiettivi? Portare i tesserati da 300.000 a 400.000, incrementare il budget attraverso l’aumento dell’autofinanziamento e dei contributi, migliorare il livello dei meeting italiani per essere alla pari con quelli stranieri e infine ristrutturare la Run Card con tariffe progressive negli anni”.
La nuova macchina della Fidal è appena uscita dagli stabilimenti Ferrari. Sarà di buon auspicio.