Gli scacchi presi con filosofia
Una giornata storica per gli scacchi italiani
Poter dire "io c’ero" quando, sfavoriti su tutte e quattro le scacchiere, sovvertimmo tutti i pronostici. Le Olimpiadi di scacchi sono ancora in corso, a Budapest: si concluderanno solo il 22 settembre. E’ un’edizione record
Poter dire: io c’ero. Io c’ero quando Lorenzo Lodici vinse contro Anish Giri, super-GM tra i primi 25 al mondo. Io c’ero quando l’Italia sconfisse l’Olanda tenendo in panchina il suo numero 1, Daniele Vocaturo. C’ero, me lo ricordo, quando Luca Moroni, in seconda scacchiera, perdeva da Jorden van Foreest ma al suo fianco, in prima, Lodici accumulava un vantaggio decisivo fin dalla ventesima mossa. E accendeva la speranza. Sulle due ultime scacchiere, il computer dava in leggero vantaggio i forti olandesi. Ma il vantaggio bisogna concretizzarlo. E io c’ero quando, a sorpresa, era Francesco Sonis a mandare verso la promozione un inarrestabile pedone, costringendo Max Warmerdam alla resa, mentre Sabino Brunello, in posizione confusa, dimostrava ancora una volta la sua forza in Zeitnot e batteva l’esperto Erwin L’Ami. C’ero, insomma, quando, sfavoriti su tutte e quattro le scacchiere, sovvertimmo tutti i pronostici e concludemmo a punteggio pieno il terzo turno, respirando per una volta aria di alta classifica, sogni di impossibili medaglie. C’ero, è stato venerdì scorso, ed è stato un venerdì storico per gli scacchi italiani.
Le Olimpiadi di scacchi sono ancora in corso, a Budapest: si concluderanno solo il 22 settembre. E’ un’edizione record: 197 squadre nell’Open, 184 nel Femminile, quasi duemila partecipanti. Mancano solo la Russia e la Bielorussia, ancora ai margini del mondo sportivo, ma i più forti ci sono tutti, o quasi. C’è il campione del mondo in carica, il cinese Ding Liren, e il prossimo sfidante, l’indiano Gukesh; c’è il primo nella lista Elo, il norvegese Magnus Carlsen, e ci sono otto tra i primi dieci al mondo. In campo femminile mancano le cinesi, ma il resto del tabellone è praticamente al completo. Ed è emozionante assistere, nei primi turni, a sfide improbabili, in cui capita che i più grandi campioni affrontino avversari di serie decisamente inferiore, prima che la classifica si assesti e si entri nella fase decisiva. Quasi tutto fila liscio, con i favoriti che sbrigano il compito senza grandi difficoltà, ma ogni tanto qualcosa si inceppa: qui una sconfitta inattesa, là una patta rubacchiata in posizione difficile, oppure un risultato pieno portato a casa per una svista finale dell’avversario. Ogni volta, è come vedere il recordman sui 100 metri che inciampa clamorosamente in pista, il ciclista che buca, il boxeur che scivola sul ring. Non può succedere, ma se succede… e ogni tanto succede. E’ il clinamen di Epicuro, l’evento fuori programma che mette le cose su un crinale inaspettato, che buca l’ordine e la regolarità di statistiche e previsioni. Questa volta è toccato agli azzurri, non una volta soltanto ma tre volte, su tre scacchiere. E allora una, la più clamorosa, vale la pena vederla, e tramandarla ai posteri.
La partita: Lorenzo Lodici vs. Anish Giri, Budapest, Chess Olympiad 2024
Con 20… Cg4, Giri ha appena commesso l’errore decisivo: come proseguite?
Soluzione
La partita è proseguita con: 21. Axe7 Cxg3 22. fxg3 Rxe7 23. Txh7+ Rd8 24 Tf1 Rc8 25. Tff7 e le due Torri in settima procurano un vantaggio incolmabile: 1-0