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Cosa sappiamo degli arresti di alcuni capi ultras di Inter e Milan

Diciannove persone sono state arrestate accusate di associazione a delinquere, estorsione, lesioni e altri gravi reati

Associazione per delinquere, con l'aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri gravi reati. Queste le accuse che hanno portato all'arresto di diciotto persone - sedici carcerazioni e due arresti domiciliari - da parte degli agenti del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine della Polizia di stato, della Squadra mobile e della Guardia di Finanza di Milano - coordinati dalla Dda della procura della Repubblica di Milano e firmati dal gip Domenico Santoro - tutti, fanno sapere gli inquirenti, legati ai gruppi ultras di Inter e Milan.

 

Gli arrestati avrebbero praticato estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di Inter e Milan, in pratica avrebbero imposto un "pizzo" mensile imposto sui parcheggi attorno al Meazza, e avrebbero messo in atto un "cartello" rossoneroazzurro sulla vendita di bibite e gadget dentro lo stadio, oltre a essere stati protagonisti di violente risse, provocato lesioni, oltre a intestazioni fittizie di beni.

 

Le indagini della Dda, della squadra Mobile e della Sisco (Sezione investigativa del servizio centrale operativo) di Milano hanno cercato di ricostruire quanto è accaduto negli ultimi sei anni tra i vertici delle curve di Inter e Milan, ossia dopo la scarcerazione di Vittorio Boiocchi, che, nel 2018, era tornato a guidare la tifoseria interista dopo 26 anni di carcere. Due anni fa Boiocchi venne ucciso a colpi di pistola sotto casa sua a Figino, omicidio rimasto ancora insoluto.

 

Secondo gli inquirenti, è stato proprio durante la "lotta" per la successione di Boiocchi che la'ndrangheta si sarebbe inserita "nella gestione degli affari dello stadio" e il coinvolgimento di altre famiglie mafiose/malavitose storiche del milanese nella gestione degli affari e nella "protezione" ai vari schieramenti in continuo contrasto tra loro. 

 

Nel caso invece della curva Sud degli ultrà del Milan, è contestata un’altra associazione a delinquere (senza aggravante dell’agevolazione mafiosa e attiva soprattutto negli episodi di violenza) per la gestione dei parcheggi dello stadio e che puntava a infiltrarsi negli appalti di San Siro.

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