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A Matterley Basin, Regno Unito, si corre l'olimpiade del motocross

Giorgio Burreddu

Il Motocross des Nations è l'atto finale della stagione del motocross, la corsa nella quale conta la squadra più che il singolo. Favoriti gli Stati Uniti, l'Italia è giovane e di talento

Vanno al massimo. Nel fango e nella storia. Per la terza volta il Motocross des Nations si terrà a Matterley Basin, Regno Unito. La chiamano l’Olimpiade del motocross, è l’evento che sabato 5 ottobre e domenica 6 chiude la stagione. Tre piloti per ogni nazione, 36 le partecipanti, che si sfidano sulle tre categorie (MxGp, Mx2, Apri) e la somma dei punteggi decide chi è il paese più forte. L’Italia la vinse nel 2021, sul circuito di Mantova. C’era la leggenda Tony Cairoli, fu bellissimo. Oggi gli azzurri si presentano con un team giovanissimo (22 anni la media) e con tanta fiducia. Lo ha detto anche Thomas Traversini, il ct: “La nostra squadra è giovane e forte. Sappiamo che rispetto al disegno tradizionale quest’anno la conformazione del tracciato è stata leggermente modificata ma rimane sempre tra le migliori del panorama internazionale”. Venerdì si è svolto il ballot, la procedura di estrazione a sorte delle posizioni di partenza delle qualifiche. L’Italia ha ottenuto il quinto posto. Pole al Belgio, poi Giappone e Estonia. Quarta la Spagna. Mentre Francia, Australia e Stati Uniti sono state sorteggiate al 12°, al 17° e al 24° posto.

C’è tutto per il grande show. La pioggia e l’umidità, davvero molto british. Soprattutto il fango, l’essenza del motocross. È più di una festa, è l’attimo in cui i piloti entrano nei panni della nazionale. Occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Favoriti gli Usa. Ma nessuno sembra davvero in grado di schiacciare gli altri. Il team americano ha modificato qualcosa rispetto all’anno scorso, ma la squadra è potente pure senza Chase Sexton, rimasto a casa. Su una pista veloce come quella inglese può fare davvero la differenza. L’anno scorso vinse la Francia. Infatti ha confermato il team: Romain Febvre, Tom Vialle, Massimo Renaux. Attenzione all’Australia: i fratelli Lawrence (Jett e Cacciatore), insieme a Kyle Webster, campione australiano in Mx1, sono i ragazzi anti-Usa. Paesi Bassi, Germania, Svizzera: tutte possono imporsi. Ma occhio alla Gran Bretagna. Tanta attesa attorno a Conrad Mewse, velocissimo nel campionato britannico in questo 2023.

Il bello di questa gara è il senso di unione, e non è scontato in uno sport solitario come il motocross. L’Italia vuole dire la sua. L’anno scorso chiuse al terzo posto, fece un garone. Quasi un miracolo. Siccome tutto può succedere, gli azzurri cercano gloria anche in questa edizione. L’uomo di punta, Mattia Guadagnini, è out per un infortunio. Restano positive le sensazioni di Alberto Forato: “È sempre un orgoglio vestire l’azzurro e partecipare al Motocross delle Nazioni. Non sono ancora al cento per cento, mi sento molto bene e sono pronto per schierarmi al cancelletto di partenza”. Forato ha preso il posto di Guadagnini, l’azzurro vuole dare tutto. Positive vibration anche per Andrea Adamo, il terzo pilota azzurro: “Vogliamo replicare il risultato dell’anno scorso”. Correrà anche Andrea Bonacorsi nella categoria open. “Abbiamo una bella squadra, con un grande spirito di gruppo, e credo si possa puntare nuovamente al podio”.

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