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Cambiamenti, assenze, ritorni e volti nuovi. Così il nuoto italiano riparte da Riccione
Da oggi a sabato gli Assoluti invernali in vasca corta varranno come prova di qualificazione per i Mondiali di Budapest a dicembre. Dopo le cinque medaglie olimpiche dell’estate, una “radiografia” del movimento azzurro tra Ceccon in partenza per l’Australia, Martinenghi che si trasferisce a Verona e il settore femminile in cerca di riscatto.
Cinque medaglie olimpiche dopo, il nuoto italiano riparte da Riccione. Da oggi a sabato 16 novembre (finali in diretta tv su Rai Sport dalle 18) si terranno gli Assoluti invernali in vasca corta qualificanti per i Mondiali di Budapest dal 10 al 15 dicembre. Già sicuri del posto Thomas Ceccon, Gregorio Paltrinieri (che però non ci andranno), Nicolò Martinenghi, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin, Manuel Frigo, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, Alberto Razzetti, Luca De Tullio, Benedetta Pilato e Simona Quadarella. “A me piace la politica dei piccoli passi”, dice il direttore tecnico della Nazionale Cesare Butini, “e ritengo fondamentale dare fiducia ai giovani e ai loro tecnici perché questi atleti sono la base per poter lavorare in vista del nuovo quadriennio olimpico”.
La vigilia di questi Assoluti è stata movimentata dalla notizia riportata mercoledì mattina dalla Gazzetta dello Sport: a partire da gennaio, il campione olimpico dei 100 rana Nicolò Martinenghi lascerà il suo storico allenatore Marco Pedoja e si trasferirà da Matteo Giunta al centro federale di Verona. Martinenghi e Pedoja lavorano insieme dal 2011 e nelle ultime stagioni hanno vinto tutto quello che si poteva vincere. “La decisione non è tecnica, ma motivazionale”, spiega Pedoja, “e l’abbiamo presa in totale serenità e tranquillità. Nicolò ha bisogno di una ‘scossa’ perché fatica a trovare nuovi stimoli”. A influire sulla scelta anche la chiusura della piscina di Busto Arsizio almeno fino al prossimo settembre: l’oro di Parigi avrebbe dovuto affrontare un’intera stagione nuotando qua e là tra Sesto Calende, Legnano e Cerro Maggiore. A Riccione è iscritto nei 50, 100 e 200 rana, ma secondo le ultime informazioni dovrebbe testarsi soltanto venerdì nella distanza più breve. Nuovi allenatori anche per Simona Quadarella (da Christian Minotti a Gianluca Belfiore) e Federico Burdisso (da Fabrizio Antonelli al ritorno con Simone Palombi a Gubbio).
Non ci sarà Thomas Ceccon, che per l’anno solare 2024 ha finito di gareggiare: il campione olimpico dei 100 dorso ha deciso di rinunciare agli Assoluti e ai Mondiali di Budapest per intensificare gli allenamenti in vista dell’esperienza in Australia che scatterà a gennaio e potrebbe durare fino ai Mondiali in vasca lunga della prossima estate, a Singapore. Gregorio Paltrinieri, invece, è ancora alle prese con la riabilitazione dopo l’operazione al gomito sinistro fratturato la sera della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi.
Negli 800 e nei 1.500 stile libero si rivedrà però Gabriele Detti, classe 1994, 30 anni compiuti alla fine di agosto e due bronzi olimpici in carriera, entrambi a Rio 2016. L’ex campione del mondo si allena a Livorno con Stefano Franceschi e, con sincerità, ammette: “Parigi è stata un’ossessione fino al giorno del Settecolli, poi a fine stagione è come se mi fossi tolto uno zaino pieno di macigni e di tutti questi anni di lavoro, fatiche, aspettative e pressioni. Francamente mi era anche passata la voglia di nuotare. Così da settembre ho detto basta, cambiamo tutto: non voglio dimostrare più niente a nessuno se non a me stesso. E ho ritrovato un po’ di gioventù perduta. In allenamento ho ricominciato a divertirmi, a ‘scozzare’ come si dice dalle mie parti, a fare testa a testa con due ragazzi del 2003. Sono il vecchietto che vuole ancora mettere la mano davanti mentre loro sono i giovani che devono venirmi a prendere. Ed è stimolante, perché mi sembra di essere tornato a qualche anno fa quando a Ostia eravamo io e Gregorio (Paltrinieri, ndr) che volevamo andare a prendere quelli più grandi di noi”.
A proposito di Ostia, infine, è stato per il momento annullato il rientro in Italia di Jasmine Nocentini, la velocista cresciuta a Panama e negli ultimi anni negli Stati Uniti che nel 2023, proprio in vasca corta, aveva conquistato quattro medaglie agli Europei di Otopeni, in Romania. L’esplosività di Nocentini avrebbe fatto comodo alle staffette e, in generale, a tutto il movimento femminile che a Parigi ha conquistato solo quattro finali, ma Thomas Maggiora, l’allenatore di Sara Curtis, il possibile volto nuovo di questo quadriennio, avverte: “Attenzione perché le donne stanno arrivando”.
Il Foglio sportivo - In corpore sano