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Gli scacchi presi con filosofia

Regina e alfieri, populismo e tecnologia con superstar

Questa settimana è piena di eventi: in Montenegro è in corso il Campionato europeo individuale, in Abruzzo il Campionato mondiale cadetti, in India il Supertorneo Tata Steel Chees Rapid & Blitz, mentre a Lisbona oltre centomila giocatori hanno sfidato tutti insieme Hans Niemann

E’ in corso a Petrovac, in Montenegro il Campionato europeo individuale. Dopo sette turni, Daniele Vocaturo, il numero uno degli scacchi nazionali, testa di serie n. 47, è a 5,5, in un gruppo che comprende tredici giocatori; davanti hanno solo il serbo Aleksandar Indjic, a 6,5. In Abruzzo, a Montesilvano, ha preso avvio il campionato mondiale cadetti, riservato alle categorie under 8, under 10, under 12. Quasi settecento partecipanti, provenienti da ottanta paesi diversi. Diciannove gli italiani iscritti; tra essi, il più serio aspirante a un piazzamento di riguardo è l’U12 Edoardo Fulgentini. In India, è in corso il supertorneo Tata Steel Chess Rapid & Blitz. Dieci partecipanti, tra i quali l’ultimo arrivato nel club dei giocatori che hanno superato il muro dei 2800 punti Elo, Arjun Erigaisi, e soprattutto il cannibale Carlsen, che ha già vinto il segmento rapid. Tra le donne, a trionfare con un turno di anticipo è stata Aleksandra Goryachkina. A Lisbona, si è tenuto un evento singolare e a suo modo storico. Oltre centomila giocatori hanno sfidato, tutti insieme, iI super GM Hans Niemann.

 

L’evento, Hans Niemann vs. You, offriva a tutti i partecipanti la possibilità di votare la mossa preferita, la più votata veniva poi effettivamente giocata. Ha vinto Niemann, senza molte difficoltà, ma per Andrey Insarov, ceo della piattaforma it.com che ha organizzato il match, quel che contava era portare gli scacchi “oltre la scacchiera tradizionale, in una dimensione interattiva alla quale chiunque può prendere parte”. Proprio come chiunque può votare l’hotel in cui ha dormito o il ristorante in cui ha mangiato. E’ uscito anche in italiano l’attesissimo nuovo romanzo di Sally Rooney, “Intermezzo”, che ha per protagonisti due fratelli, uno dei quali, Ivan, è un brillante giocatore di scacchi. Storia di mosse e contromosse sentimentali, e di un intermezzo, cioè di una situazione che, negli scacchi, vede eseguita, prima di una mossa naturale, un’altra mossa imprevista, che spesso decide l’incontro.

 

Per questa settimana può bastare. S’è dato conto dei solidi tornei tradizionali a tempo lungo (Petrovac); dei campionati per giovanissimi scacchisti del futuro; del torneo a inviti in India, a cui partecipa solo l’élite mondiale; di quella strana forma di democrazia scacchistica resa possibile dalla Rete: in realtà, si tratta di una combinazione, ormai consueta, di populismo e tecnologia, con tanto di superstar (Niemann) a fungere da catalizzatore. Infine, oltre agli scacci giocati, sono tornai anche gli scacchi romanzati. L’essere si dice in molti modi, sosteneva Aristotele nella Metafisica, e in molti modi si praticano, e si raccontano anche gli scacchi oggi. 

 

La partita: Aron Nimzowitsch vs. Jose Raul Capablanca, San Sebastian 1911, 0-1

Il Bianco ha catturato un Cavallo con 33. Axe4, convinto che il Nero non avrebbe potuto far altro che  a sua volta l’Alfiere del Bianco. C’è invece una mossa intermedia, un intermezzo, che giunge inaspettato: quale?