Il foglio sportivo - that win the best
Non ditemi ancora che il bel gioco vale più del risultato
Neymar vorrebbe giocare ancora con Messi e Suarez. Avvertite quei buffoni della Kings League
Peggio delle domande dei giornalisti italiani, che si credono scomodi e sagaci, a Giorgia Meloni credo ci siano solo le domande dei giornalisti sportivi agli allenatori nelle conferenze stampa pre-partita. Banalità assortite, retorica, epiche leccate di culo, domande con risposta incorporata, e poi l’apice raggiunto con Antonio Conte che, primo in classifica con una squadra che lo scorso anno è finita decima in Serie A, si sente chiedere se non pensa che il suo Napoli possa fare di più. Come hanno giustamente scritto quelli di Rivista Contrasti, il fatto che qualcuno abbia la faccia tosta di pensare che gli Azzurri non stiano facendo abbastanza, primi in classifica a fine girone d’andata, è figlio della sbronza giochista che ha bruciato le sinapsi di molti appassionati di calcio, e non solo.
Il calcio sta andando in vacca da un po’ di anni, trasformato in strumento di rieducazione delle masse da una parte e in spettacolo circense globalizzato dall’altra, ma poche cose hanno fatto male al gioco inventato da noi inglesi quanto l’idea che il bel gioco conti più del risultato. Si badi, non penso juventinamente che la vittoria sia l’unica cosa che conta – le uniche cose che contano sono lo Sheffield United e la bionda – ma l’onanismo di chi dice che perdere facendo bel gioco vale più di vincere giocando malissimo ha rotto le palle.
Il calcio ha il potere di trasformare in idoli giocatori che fino al giorno prima i tifosi avrebbero fatto a pezzi con le loro mani per un gol nella partita giusta. Prendete Pellegrini, che era giunto a un paio di gradini sotto a Pavel Nedved nella classifica dell’odio dei romanisti: un gol al derby ed è già il nuovo Totti. In attesa che al primo errore torni a essere il nuovo Doumbia mi appresto a godere del weekend di FA Cup in poltrona accarezzando il mio setter con la coperta sulle ginocchia e il brandy nel bicchiere: ci sono le meravigliose Liverpool-Accrington Stanley, Chelsea-Morecambe, Tamworth-Tottenham e soprattutto Arsenal-Manchester United. E forza Swansea domani, così il Southampton perde e Juric torna dalle vostre parti. O segue l’esempio di Blomqvist e si mette a fare pizze. Sempre meglio che darsi alle operazioni nostalgia come quella ventilata da Neymar qualche giorno fa: “Giocare di nuovo con Messi e Suarez sarebbe bellissimo, nel calcio non si sa mai”. Magari nella Kings League, il campionato dei buffoni.