Kolo Muani (Ansa)

Il Foglio sportivo

Tutti i rischi dell'affare Kolo Muani

Alla Juventus serve il goleador di Francoforte, non quello del Paris Saint-Germain, ma a Torino sono convinti di ritrovare il giocatore ammirato a Francoforte e non quello del mondiale 2022 contro l'Argentina che ha sprecato la possibile vittoria

Randal Kolo Muani ha detto oui. Così, ancora una volta nella sua storia, la Juventus decide di parlare francese. Dopo Platini e Zidane, passando per Deschamps, Trezeguet e Thuram, ma anche per altri acquisti non certo memorabili (Blanchard o Boumsong). A proseguire la tradizione che lega la Francia alla compagine bianconera (noblesse oblige) arriva dunque questo attaccante di ventisei anni. La speranza, in casa bianconera, è che Kolo Muani riesca a risolvere quei problemi offensivi che attanagliano la Juventus attuale. La formazione torinese infatti ha difficoltà a creare (ingessata nel vestito tattico spesso troppo rigido cucitole addosso dal suo allenatore) e, quando lo fa, non è sempre precisa in zona gol. Dušan Vlahovic docet.


Che Kolo Muani rappresenti la panacea a questa sorta di malessere da gol, resta da vedere. La miglior stagione disputata dal transalpino in termini realizzativi è quella 2022-2023 quando, vestendo la maglia dell’Eintracht Francoforte, Kolo Muani realizzò ben 15 gol in Bundesliga. Rientrato in Francia per vestire la  maglia del Paris Saint-Germain, il ragazzo non si è più ripetuto.
Nel Psg Kolo Muani si è dovuto confrontare con una nutrita concorrenza che lo ha messo di fronte ai vari Asensio, Gonçalo Ramos e, soprattutto, a quel Kylian Mbappé che a un certo punto il tecnico Luis Enrique ha deciso di utilizzare da centravanti, togliendogli così ulteriore spazio.


Quest’anno, partito Mbappé per Madrid, ci si attendeva che Kolo Muani trovasse maggior spazio. E invece Luis Enrique lo ha bocciato, preferendo ricorrere ad altre soluzioni o addirittura spostando Dembélé nella posizione di falso nove. Da qui la decisione di Kolo Muani di accettare la corte della Vecchia Signora.


Alla Juve quindi arriva un attaccante in cerca di riscatto, ma non un vero e proprio finalizzatore. O, almeno, non uno che abbia già dimostrato di esserlo. Il contesto tattico nel quale il francese verrà a trovarsi inoltre potrebbe rivelarsi simile a quello lasciato a Parigi. A Torino però sono convinti di ritrovare il giocatore ammirato a Francoforte e non quello che, al centoventesimo della finale del mondiale 2022 contro l’Argentina, sprecò davanti al Dibu Martínez il tiro della possibile vittoria.  

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