Il Foglio sportivo
Con Hamilton la Ferrari ha l'obbligo di vincere
Dopo lo show dell'arrivo dell'inglese a Maranello, ora la scuderia deve pensare a coccolare un po’ Leclerc perchè con la sua velocità in qualifica potrebbe essere lui l'uomo su cui puntare per la vittoria finale
Adesso che la festa per l’insediamento di Sir Lewis Hamilton è finita, bisognerà saper incanalare nella direzione giusta tutta quell’energia. La Ferrari ha accolto Hamilton come un re, come merita un pilota con la sua storia e il suo albo d’oro. Si è addirittura travestito da ultras anche il presidente Elkann, felice davvero come quando da bambino andava nel garage del nonno a mettere in moto una delle sue Ferrari. Se c’era ancora qualcuno che non aveva capito chi ha voluto portare Lewis a Maranello, adesso non avrà più dubbi. Anche Lewis era felice come quel bambino che giocava ai videogame con la Ferrari di Schumacher. Ha addirittura detto che è stato uno dei momenti più belli della sua vita. E bastava guardarlo in faccia per capire che non mentiva. Per la Formula 1 è stato il matrimonio del secolo, anche se l’età dello sposo è un po’ avanzata e in pochi hanno vinto oltre i 40 anni. Il primo post di Lewis in Piazza Michael Schumacher a Fiorano, in posa davanti alla casa di Enzo Ferrari e a una F40, ha battuto ogni record di visualizzazioni per quanto riguarda questo sport.
Se si trattasse solo di marketing sarebbe un successo strepitoso. Ma se la Scuderia più vincente e storica della Formula 1 ingaggia il pilota più vincente della storia, l’obiettivo deve essere soprattutto sportivo. Non servono giri di parole: ingaggiando Hamilton la Ferrari si è messa nella posizione di essere obbligata a vincere. Subito. Non basta essere competitivi, lottare per il titolo che manca dal 2007, serve vincere. Sempre che chi comanda in Ferrari consideri ancora la Formula 1 uno sport e non soltanto un business. A giudicare dall’entusiasmo del presidente John Elkann e dalle parole del ceo Benedetto Vigna, la Ferrari sa bene di andare in pista per vincere. L’arrivo di Hamilton la obbliga a farlo subito nella stagione che scatterà il 16 marzo in Australia. E per essere sicura di non sprecare l’energia portata a Maranello da Hamilton, la Ferrari ora deve coccolare un po’ Charles Leclerc, perché è assolutamente necessario anche lui, anzi con la sua velocità in qualifica potrebbe essere lui l’uomo su cui puntare per la vittoria finale. Il sogno dei ferraristi è che la stagione 2025 si trasformi in una lunga lotta tra Hamilton e Leclerc, magari senza raggiungere i toni di Senna e Prost.
La festa è finita, ma gli amici non se ne vanno. Anzi è proprio adesso che la collaborazione tra Hamilton e Leclerc deve produrre i frutti migliori per far diventare la Sf-25 (come si chiamerà lo scopriremo il 19 febbraio) una monoposto vincente. Ci saranno momenti di tensione, momenti di confronto duri, perché due compagni che vanno d’amore e d’accordo quando hanno lo stesso obiettivo non sono reali, ma l’importante è che quell’armonia che ci raccontano regnare oggi a Maranello, prenda il sopravvento e venga mantenuta da Fred Vasseur, l’uomo dalla risata incorporata che dovrà gestire la coppia. Perché è giusto trattare Lewis da re, da mito, da leggenda. Ma non va dimenticato che sopra a ogni pilota c’è sempre e solo la Ferrari. Come hanno sempre sostenuto il Fondatore e suo figlio Piero.
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