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(Ansa)
Il Foglio sportivo
La Major league soccer prova ad andare oltre Messi
Periodo di grandi cambiamenti nel calcio americano. Il primo è l'introduzione di un mercato interno basato sul denaro e non su asset esclusivi come Allocation Money. Il secondo è l'idea di riformare il proprio calendario allineandosi ai campionati europei
Inter Miami-New York City è la partita che oggi aprirà la trentesima edizione della Mls, il campionato di calcio statunitense. Lì dove Lionel Messi, arrivato nel 2023 e con il contratto in scadenza quest’anno – contratto che, probabilmente, sarà rinnovato anche per il 2026 in vista del Mondiale –, più che trasformare la Major league soccer nel campionato di calcio più importante del globo ha riempito, oltre le proprie, le casse del club di proprietà di David Beckham; secondo Sportico, infatti, i ricavi dell’Inter Miami dall’arrivo dell’argentino a ora sono cresciuti del 245 per cento, nel 2024 questi sono stati di 190 milioni di dollari, rendendo il club della Florida il più ricco della lega, club che attualmente vale quasi 1,2 miliardi.
A parte Messi, la Mls sta attraversando un momento di grandi cambiamenti. Il primo è stato l’introduzione di un mercato interno basato sul denaro e non su asset esclusivi come Allocation Money, scelte del draft e slot internazionali, così i club possono acquistare giocatori di altre squadre statunitensi esattamente come acquistano quelli del resto del mondo: l’attaccante serbo Dejan Joveljic, 25 anni, ha inaugurato questa novità regolamentare passando dai Los Angeles Galaxy allo Sporting Kansas City per 4 milioni di dollari. Novità che ha costretto la lega ad alcune importanti concessioni: maggiori diritti per i giocatori tagliati, che diventano free agent con la libertà di firmare in Mls o andare all’estero, e che il 10 per cento di tutti i prezzi pagati nel nuovo mercato interno vadano ai calciatori come bonus alla firma. Le concessioni fatte dalla Mls alla locale associazione giocatori sono prodromiche alla rivoluzione del sistema di chiamate in prima squadra di questi, dalla seconda o dal settore giovanile: con il nuovo sistema a ogni calciatore sono concesse sei chiamate in Mls prima di firmare un contratto e chiamate illimitate per tutte le altre competizioni.
Il secondo, ancora in fieri, è l’idea di riformare il proprio calendario passando a una stagione autunno-primavera con pause in estate e in inverno, allineandosi ai campionati europei e agli slot di mercato di questi. Una scelta da fare pure in vista di United 2026 – per il quale non è stata presa ancora una decisione definitiva sul calendario della Mls –, banco di prova della Nazionale statunitense che, forse per la prima volta nella sua storia, sentirà la pressione delle aspettative: non solo dei tifosi ma di un sistema calcio che vuole definitivamente decollare e che per farlo ha bisogno dei propri ‘eroi’.
A questo proposito, la ventunesima Coppa del mondo per club Fifa, prima con il nuovo formato a 32 squadre, che si giocherà negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio, non interromperà la Mls. Le due squadre statunitensi impegnate sono i Seattle Sounders e, ovviamente, l’Inter Miami Fc, premiando i vincitori della regular season e non quelli dei playoff, ovvero i Los Angeles Galaxy, rispettivamente nei gruppi B e A. Secondo l’attuale calendario i due club saranno impegnati in campionato nella prima settimana di giugno, per poi riprendere il 29, durante gli ottavi di finale della manifestazione internazionale, e, curiosamente, l’Inter Miami Fc sarà di nuovo in campo il 6 e il 13 luglio, giorno della finale della Coppa del mondo per club.
Il vero obiettivo resta United 2026, coorganizzato con Canada e Messico, cercando di massimizzarne l’impatto per un’ulteriore crescita della Mls che in questi anni si è cucita addosso un ruolo strategico nel mercato calcistico internazionale, la quale, però, per prosperare non deve solo saper vendere i propri giocatori all’estero, ottimizzando i profitti, ma trattenere i calciatori più rappresentativi del movimento.
Il Mondiale del 1994 è stato il viatico per l’inizio della Mls partita due anni dopo. Quello del 2026 dovrebbe essere, invece, la certificazione di un ruolo di rilievo della lega a livello internazionale. Trent’anni fa il brasiliano João Havelange sfruttò quello che era ‘rimasto’ di Maradona, oggi l’italosvizzero Gianni Infantino punta l’all-in su Lionel Messi, campione del mondo in carica e stella del campionato statunitense. Anche Cristiano Ronaldo cercherà di arrivare alla rassegna iridata con il Portogallo, per un’ultima sfida nella sfida, in attesa di un erede che possa portare il calcio nel futuro. Ruolo che gli Stati Uniti stanno già recitando, se non come movimento sicuramente come hub.
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