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La duplicazione della Sanremo. Finalmente c'è anche la Milano-Sanremo femminile

Giovanni Battistuzzi

Un tempo si chiamava Primavera Rosa, poi sparì. Ora è tornata (si corre sabato 22 marzo) e porta il nome della Classicissima

Il gran abbandono di Milano al ciclismo un merito almeno ce lo ha avuto: far riflettere sul fatto che nonostante la cacciata silenziosa e vergognosa della Milano-Sanremo dal capoluogo lombardo, la Milano-Sanremo si sarebbe comunque chiamata Milano-Sanremo e non Abbiategrasso-Sanremo o Pavia-Sanremo (come va da due anni). La Milano-Sanremo vive di vita propria, pure alla faccia della città che non l'ha più voluta per non dare troppo fastidio agli automobilisti (siamo a questo punto sì). D'altra parte nemmeno la Parigi-Roubaix parte più da Parigi, ma da Compiègne che dalla capitale francese dista un'ottantina abbondante di chilometri.

  

L'abbandono meneghino ha tolto qualsiasi scusa agli organizzatori della Milano-Sanremo: una Milano-Sanremo femminile non poteva essere rimandata ancora. Ormai tutte le grandi Classiche – Giro di Lombardia a parte – hanno una corsa per corridore, perché la Classicissima no? La Freccia Vallone dal 1998, l'Amstel Gold Race dal 2001 (anche se dal 2004 al 2016 è saltata), il Giro delle Fiandre dal 2004, la Liegi-Bastogne-Liegi dal 2017, la Parigi-Roubaix dal 2020 (o meglio dal 2021 visto che la pandemia di Covid-19 ha fatto rimandare la prima edizione).

   

E sì che la Milano-Sanremo era stata quasi pioniera in questa. Nel 1999, un anno dopo la prima Freccia Vallone donne, Rcs aveva dato il via alla Primavera Rosa. Nome orribile, ma sostanzialmente una Milano-Sanremo per corridore che partiva da Varazze, faceva i tre capi, saliva su Cipressa e Poggio e si ributtava sull'Aurelia per raggiungere Sanremo. Durò sino al 2005 poi si perse nell'oblio.

 

Nome orribile, a tal punto che non si capiva che era la Milano-Sanremo donne e tutto ciò faceva diminuire un bel po' l'interesse. Perché si potrà dire qualsiasi cosa del ciclismo, ma non che ci siano "brand" forti capaci di sfidare, almeno nell'immaginario, tutti gli altri sport.

 

La Milano-Sanremo femminile si corre domani, sabato 22 marzo, lo stesso giorno della corsa maschile. Partirà da Genova, prenderà l'Aurelia e la lascerà solo a San Lorenzo al mare per inerpicarsi sulla Cipressa. E poi per raggiungere il Poggio prima di gettarsi a capofitto su Sanremo.

   

E così anche la Milano-Sanremo raddoppia. Ed è un piacere tutto questo. E viene da pensare a quei tempi nei quali c'era una sola corsa da vedere e considerare quanto erano meno felici quegli anni nei quali dovevamo accontentarci di una sola corsa. L'espansione del ciclismo femminile ha raddoppiato il piacere di noi tifosi, ci ha regalato due gare al posto di una. E si sa, lo abbiamo visto e capito, che du corse is megl che uan.