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Il foglio sportivo

Nessuno sa essere fedele quanto Monica De Gennaro

Eleonora Cozzari

L'unica di cui la sua squadra non ha mai voluto fare a meno. Ha battuto il record di Francesca Piccinini vincendo tutto con Conegliano e l’Italia, ma già da dieci anni è il libero più forte del mondo

C’è un’immagine che gira sui social. Lei, Monica De Gennaro, libero icona della Nazionale italiana oro olimpico a Parigi 2024, si inchina davanti a un’altra icona, Francesca Piccinini, campionessa del mondo nel 2002 a Berlino. La pallavolo ha reso immortale sia la prima che la seconda, ma oggi che la Picci non tocca un pallone da quattro anni, fa la commentatrice Sky e si è data al padel, è Monica che raccoglie il testimone e in gara 2 dei quarti di play off riscrive la storia del volley battendo il record di presenze in Serie A (631 per la precisione) che da lì in poi andranno inevitabilmente a crescere. È un caso che il passaggio di consegne avvenga proprio a Bergamo, la casa sportiva di Francesca Piccinini (e sentimentale visto il legame con Cristiano Doni) che ha giocato tredici stagioni consecutive alla Foppapedretti. Non lo sono invece le dodici, attuali, di Monica De Gennaro all’Imoco Conegliano. La squadra pigliatutto di questi ultimi nove anni.

 

           

 

Le due, che insieme hanno giocato in Azzurro ma mai nel club, non potrebbero essere più diverse. Riservata e schiva De Gennaro, televisiva e sotto i riflettori Piccinini, che dal calendario Playboy a Pechino Express passando per Colorado Café ha sempre giocato anche con copertine e gossip. “Sono onorata di aver superato una come Francesca Piccinini, che ha fatto la storia della pallavolo italiana. Questo record dimostra che gli anni passano, ma finché mi diverto… sto qua”, scherza De Gennaro.

Ma chi è davvero l’atleta record del volley? Monica De Gennaro, nata a Piano di Sorrento, ha 38 anni e da dieci è il libero più forte del mondo. Non è un’iperbole, né un’approssimazione per eccesso. Sono esattamente dieci. Dal Mondiale del 2014 ai Giochi olimpici del 2024 è sempre stata eletta la migliore nel suo ruolo. E quando così non è stato, era un errore. Anche in termini di vittorie di club fa a gara con Francesca Piccinini. Attualmente, se prendiamo le più importanti: scudetti, Champions League e coppe Italia hanno vinto lo stesso numero di trofei (Monica detiene più campionati e coppe ma meno Champions). Ma anche qui il sorpasso potrebbe essere questione di settimane. I 27 titoli che Conegliano si è messa in bacheca fino a oggi li ha vinti tutti con De Gennaro in campo. Lei l’unica che in questi anni è sempre rimasta fedele alla maglia. O meglio, l’unica di cui l’Imoco non ha mai voluto fare a meno.

Dal 2017 è sposata con il suo allenatore di club, Daniele Santarelli, il Re Mida della pallavolo. Ma i due fanno coppia dal 2008, da quando era il fidanzato “semisconosciuto” di una giocatrice che già a Vicenza era molto apprezzata. E quando lui è approdato a Conegliano, lei era lì da due anni. Poi la fama dei coniugi è andata di pari passo. Monica in Nazionale ha indossato la maglia azzurra per la prima volta nel 2006. L’estate che il primo (ce ne sarà un “secondo”) Marco Bonitta fu poi messo alla porta dalle sue stesse giocatrici. Per qualche anno, liberi come Cardullo e Croce ne hanno rimandato il ruolo di protagonista, ma dal 2013 la titolare è lei: precisa, grintosa, talentuosissima. E se non fosse per la sua indole discreta sarebbe molto più famosa. Ma non lo dite in giro, per lei è già troppo così. Recentemente ha dichiarato: “Io la mia vita non voglio condividerla né essere un personaggio. Voglio che si parli di me esclusivamente per quello che metto in mostra in campo. La mia riservatezza mi piace così com’è, anche se il mondo va nella direzione opposta lo so”.

In seconda linea (di ruolo e di fatto) c’è sempre stata comoda fino a quando l’ex ct azzurro, Davide Mazzanti, nel 2023 non ha deciso di escluderla dalla Nazionale. Scelta non tecnica e mai chiarita fino in fondo, che l’ha esposta alle (odiate) luci della ribalta. De Gennaro però non ha mai intavolato un dibattito, ha preso atto della scelta ed è rimasta in silenzio. “L’atleta andava rispettata, invece si è sparlato di me. Si è detto che creavo problemi, si sono fatte illazioni assurde”. Poteva finire la sua carriera senza quell’oro olimpico se Julio Velasco, arrivato per sostituire Mazzanti, non avesse rimesso ordine e merito in campo. “È un allenatore completo, grande sia a livello tecnico che mentale”. E a Parigi, alla sua quarta partecipazione olimpica di fila, ha vinto la prima medaglia d’oro della storia della pallavolo. La foto dopo la finale l’hanno vista tutti. Quell’abbraccio complice e commosso tra lei e Paola Egonu, sedute ai piedi delle loro compagne. A differenza di Piccinini, con Egonu ha condiviso sia club che Nazionale.

“In quell’abbraccio c’è la nostra amicizia e c’è il dolore e le sconfitte passate. Per me avere Paola in campo è importante, è stato un onore giocare con lei”. E quando a Egonu, ospite nel programma di Alessandro Cattelan, è stato chiesto del record di De Gennaro (per inciso: Egonu è anche molto amica di Piccinini) ha risposto: “Nonostante il suo ruolo le imponga di prendere pallonate e basta, Monica continua a giocare perché ha ancora addosso quella fame... Ma ci penso io, poi, a ridarle alle avversarie”. Una dichiarazione d’amore tra donne. Forti, vincenti e… da record.