
Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 si sono presentate a New York
"L’8 aprile comincia la vendita ufficiale dei biglietti, per ora c’è stata una pre assegnazione a chi si era registrato sul sito. Il settanta per cento è già destinato all’estero", spiega Andrea Varnier
New York. Cinque giorni fa a Sun Valley nello stato dell’ Idaho, lato orientale delle Montagne Rocciose, Federica Brignone ha ricevuto la sfera di cristallo gigante che spetta a chi vince la Coppa del mondo di sci alpino. Sabato scorso la coppia formata Charlene Guignard e Marco Fabbri ha sfiorato il bronzo ai mondiali di pattinaggio di figura nella danza a Chicago. Insomma c’erano negli Stati Uniti alcuni tra gli atleti azzurri più rappresentativi degli sport invernali. Sicuri protagonisti tra meno di dodici mesi alle Olimpiadi di Milano-Cortina che si sono presentate alla stampa americana in una conferenza al Consolato Generale di Italia al 690 di Park Avenue. Avere dei fuoriclasse azzurri poteva forse essere un buon biglietto da visita.
“Questo è il terzo appuntamento della nostra Roadmap in giro per il mondo” racconta a Il Foglio Andrea Varnier ceo della Fondazione Milano Cortina, “la prima è stata a Parigi poi siamo stati in Germania, non siamo qui per magnificare i nostri atleti straordinari, ma per promuovere l’evento Olimpiadi 2026. Per questo abbiamo sempre inivitato sportivi del paese dove ci presentiamo. È un segno di rispetto”.
Dopo il saluto del Console Generale Fabrizio di Michele, infatti hanno parlato Gene Tiger Sykes presidente del comitato olimpico e paralimpico statunitense, Sara Huges campionessa olimpica nel pattinaggio di figura nel 2002 a Salt Lake City e Declan Farmer oro paralimpico nell’ Hockey Ghiaccio su sedia nel 2014, 2018 e 2022. Li ha naturalmente introdotti Varnier dopo che il Consigliere Regionale della Lombardia Marco Alparone e il rappresentante di Trentino Marketing Nicola Polito avevano mostrato un filmato ciascuno. Quindi lo scopo era illustrare le località dove si disputeranno queste olimpiadi dalle sedi molteplici e lontane e che coinvolgono tre regioni (Veneto per l’occasione assente, ma le tappe sono tante e non sempre tutte le regioni riescono a garantire una presenza).
E’ come è noto la prima volta nella storia olimpica di un’edizione dei Giochi diffusa, ma sarà già replicata quattro anni più tardi in Francia dove le Olimpiadi saranno genericamente delle Alpi Francesi. “In fondo anche quelle del 2034 a Salt Lake City dove tornano dopo il 2002, sono distribuite su diverse valli” ha sottolineato Gener Tiger Sykes. Quindi Milano Cortina ha tracciato una linea che ha come obiettivo principale la sostenibilità. Naturalmente dei problemi della viabilità nelle valli, delle contestazioni sui lavori della pista per Bob e Slittino non si è parlato. Non era ovviamente il luogo adatto.
“Dopo New York andremo in Giappone, Norvegia, Svezia, Cina e Korea” ha dichiarato Andrea Varnier, “sono incontri promozionali, l’8 aprile comincia la vendita ufficiale dei biglietti, per ora c’è stata una pre assegnazione a chi si era registrato sul sito. Il settanta per cento è già destinato all’estero e gli Stati Uniti con Francia e Germania sono le nazioni da cui sono arrivate le richieste più consistenti”.
Indubbiamente l’Italia per gli americani ha un fascino speciale, anche la campionessa olimpica di pattinaggio ha ricordato con emozione che la sua prima gara internazionale è stata in Italia.
La sostenibilità è naturalmente data dalle strutture già presenti come lo stadio del Salto a Predazzo e quello del Biathlon ad Anterselva, piuttosto che le aree di arrivo delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino a Bormio e Cortina. Poter organizzare le gare olimpiche dove la disciplina ha una tradizione consolidata è stato presentato come un fiore all’occhiello.
Torino si è indubbiamente abbellita dopo i Giochi del 2006, così come Expo 2015 ha dato a Milano una rilevanza internazionale che non aveva. Ora vedremo dove poterà il volano delle Olimpiadi. Sicuramente le centodiecimila richieste da tutto il mondo per coprire i diciottomila posti di volontario, sono un segnale da non sottovalutare.
“Spieghiamo agli spettatori che saranno attratti dalla nostra promozione che troveranno luoghi bellissimi e anche diversissimi, dove magari si parlano lingue diverse, Italiano, Tedesco, Ladino, si mangiano cibi differenti: questo è l’aspetto unico e straordinario e indimenticabile che troveranno alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026” Parola di Andrea Varnier.