Scouting e globalizzazione per far crescere le nuove imprese. Attenzione ai paesi emergenti

Maurizio Stefanini
Venti start up italiane in gara a Roma il 24 febbraio scorso per conquistare il mercato cinese e orientale. 54 start up di 54 paesi emergenti in gara a Losanna il 3 marzo per conquistare il mercato europeo e occidentale.

    Venti start up italiane in gara a Roma il 24 febbraio scorso per conquistare il mercato cinese e orientale. 54 start up di 54 paesi emergenti in gara a Losanna il 3 marzo per conquistare il mercato europeo e occidentale. In teoria, #RoadToSuccess e Seedstars Summit sono andati in direzione geografica opposta . In pratica l’obiettivo è lo stesso: far circolare le proposte a livello mondiale, mettendo in contatto chi ha le idee con chi invece potrebbe avere bisogno di utilizzarle. Scouting e globalizzazione.

     

    #RoadToSuccess, in particolare, è stato lanciato da Maker Faire Rome 2015 in partnership con IngDan. Maker Faire, la cui edizione 2015 si è tenuta all’Università La Sapienza dal 16 al 18 ottobre e la cui edizione del 2016 è invece in agenda per il 14-16 ottobre alla Fiera di Roma, è un progetto promosso dalla Camera di Commercio della capitale, come edizione europea di quel movimento del Maker Faire che è nato nel 2016 nella californiana San Mateo, e che nel 2015 ha organizzato in tutto il mondo 150 eventi con oltre 1,5 milioni di visitatori. “Il più importante spettacolo al mondo sull’innovazione”, è la sua autodefinizione. “E’ un evento che unisce scienza, fantascienza, tecnologia, divertimento e business dando vita a qualcosa di completamente nuovo”. IngDan Italia è invece la filiale di Cogobuy: la più grande piattaforma cinese per l’Internet delle cose (Iot). Con quattro minuti di tempo a testa per convincere la giuria, il premio per le prime quattro di #RoadToSuccess era un viaggio in Cina, per partecipare a un Road Show organizzato da IngDan in quella Shenzen Valley che è considerata la Silicon Valley cinese: un’occasione per trovare partner e distributori. I vincitori?

     

    Get, di Roma. Realizzato da Edoardo Parini, sembra un semplice braccialetto, ma dentro c’è un piccolo altoparlante le cui vibrazioni si trasmettono lungo le ossa della mano fino al timpano, permettendo di parlare al telefono semplicemente con l’appoggiare un dito sull’orecchio. Horus, di Milano. Realizzato da Saverio Murgia. è una cuffia con altoparlante e telecamere per ciechi e ipovedenti, cui descrive ambienti e riconosce persone grazie a un software di analisi. Iomote, di Roma. Realizzato da Claudio Carnevali, è un sistema di sensoristica smart appoggiato al cloud che permette ad esempio di tenere sotto controllo la temperatura di ristoranti e negozi di alimentari, le condizioni ambientali di farmacie e grandi magazzini, il funzionamento di server e generatori, il grado di comfort di uffici e stanze di hotel, l’irrigazione di serre. Archon, di Modena. Realizzato da Davide Venturelli, è una piattaforma per il controllo di flotte di droni autonomi, attraverso un’interfaccia web che permette di impostare facilmente i piani di volo, attuare la simulazione 3D e fare lo streaming in tempo reale dei dati raccolti.

     

    Seedstars è invece un’organizzazione internazionale che è stata fondata in Svizzera nel 2013, con l’obiettivo di “cambiare la vita delle persone che vivono nei paesi emergenti grazie alla tecnologia e all’imprenditorialità”. “Nell’immaginario collettivo i mercati emergenti sono ancora centri di produzione e manodopera non qualificata a basso costo”, spiega la Ceo e co-fondatrice Alisée de Tonnac. “Ma questa percezione è destinata a cambiare. Sapevate che oggi nei paesi emergenti le persone utilizzano la telefonia mobile per ricevere consulenze sanitarie, inviare denaro alle famiglie e candidarsi a posti di lavoro? Nigeria, Colombia e Indonesia non sono più simboli di corruzione, guerre legate alla droga e malattie”. A vincere l’ultima edizione è stata la start up sudafricana Giraffe: una piattaforma che funziona da ufficio di collocamento virtuale, mettendo in contatto datori di lavoro e disoccupati via cellulare e riducendo i tempi di attesa grazie a un algoritmo.  Ha prevalso su un gruppo di semifinaliste tra cui c’erano il sistema di stampante 3D per smartphone australiano Eora 3D, il sistema di money transfer cinese Bitnexo, la piattaforma web ghanese per l’amministrazione di chiese Asoriba, il sistema turco di smart cities Evreka, il sistema di manutenzione di suto brasiliano EasyCarros, il software costaricano di presentazione Slidebean, il bookstore giordano Yaqut e il sistema marocchino di wifi gratis per pubblicità Omniup.