Poiché il vino, se ben dosato, rende felici, meglio averlo sempre a portata di app per smartphone

Marta Elena Casanova

"Et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni”, diceva Leonardo da Vinci. Si potrebbe dedurre che, essendo l’Italia un paese dove, da nord a sud, si producono ottimi vini, dovremmo essere un paese felice. Ogni regione ha la sua terra, dalla quale nascono specifici filari di viti, le cui uve sono molto differenti tra loro. Per essere ancor più contenti, almeno a tavola, l’ideale sarebbe avere in casa una cantina fornita con il meglio proveniente da ogni regione, magari con prodotti personalizzati, che arrivano anche dall’estero comodamente a casa, tramite piattaforme pensate ad hoc. Il settore vitivinicolo si è affacciato sul mondo delle start up ed è entrato a farne parte in maniera vincente, con idee intelligenti e differenti.

 

La passione per la buona tavola e il bere bene è prerogativa italiana, ed è un tema di cui si discute molto anche sui social network. E proprio come social nel 2013 è nato Vinix, punto d’incontro virtuale voluto dal genovese Filippo Ronco non solo per scambiarsi idee e recensioni su vini ma anche per organizzare eventi e degustazioni, e soprattutto per acquistare in gruppo con grandi vantaggi. In pratica, una volta registrati su Vinix.com e aver creato la propria rete di contatti, ci si mette d’accordo con amici e persone che abitano nella stessa zona, si sceglie tra oltre sessanta cantine selezionate e si effettua un ordine: più sono i partecipanti e dunque il numero di casse che verranno recapitate, minore è la spesa, sino al 50 per cento di sconto.

 



 

Seimila prodotti disponibili, vino di alta qualità dall’Italia e dall’estero a prezzi competitivi, sono invece i punti di forza di Tannico, start up nata dal progetto di e-commerce verticale diretto da Boox, società di Andrea Camillo e Marco Magnocavallo che hanno un importante background nel digitale. Semplice e intuitivo il sito così come l’applicazione, ci si iscrive e si fa la propria scelta tra le etichette a disposizione. E se il fatto che la carta sia tanto ampia vi intimorisce, Tannico mette a disposizione dei clienti sommelier che sapranno dipanare ogni dubbio e farvi conoscere sapori che non conoscete. Al momento gli affezionati sono ventimila, per mezzo milione di bottiglie vendute.

 

Per chi ama scovare sempre qualcosa di esclusivo l’indirizzo è WineOwine, degli abruzzesi Federico De Cerchio ed Eros Durante, che hanno pensato agli amanti dei vini di nicchia e all’importanza di salvaguardare i piccoli produttori italiani dando loro grande visibilità. Dal 2013 hanno reso possibile tutto questo, e tramite wineowine.it (o su App) si possono individuare vini rari, da conoscere ogni settimana grazie alla sezione dedicata a un produttore sempre diverso, dal quale si può ordinare il prodotto in offerta. Il tutto con consegna in quarantotto ore. Prestando attenzione a veri artigiani, WineOwine, che oggi conta un team di quindici persone, ha fatto centro: ha infatti raccolto ottocentomila euro da parte di investitori che hanno creduto nell’idea, basandosi anche sul fatto che la vendita online nel settore cresce annualmente in maniera esponenziale (sta rapidamente raggiungendo il 30 per cento).

 

Tutti viticoltori

 

Infine, per chi vuole provare l’ebbrezza di essere viticoltore una volta nella vita, la soluzione è MyTailoredWine, che permette di creare il proprio vino. Veri winemaker si diventa grazie a Federico Genta Ternavasio e Paolo Torretta, due amici che hanno dato vita a questa start up torinese affiancati da un team di capaci enologi che guidano il cliente tra i vari step. Su MyTailoredWine.com si inizia così il viaggio tra i migliori terroir al mondo: Barolo, Amarone, Chianti classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. Si procede poi alla scelta del vitigno e alla viticoltura vera e propria, che si può tenere sotto controllo attraverso supporti multimediali dedicati, interagendo direttamente con gli esperti per decidere poi quale carattere dare alle proprie bottiglie (numero minimo trecento), dal gusto al colore sino al packaging personalizzato, naturalmente.

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