iPad per sistemare le posate e camerini che consigliano gli abbinamenti giusti
L'acquisto totalmente interattivo grazie al digital retail sviluppato da H-Farm
H-Farm, piattaforma d’innovazione d’eccellenza italiana, ha implemento il nuovo modello di “digital retail” nel primo negozio temporaneo Ikea in Italia. Un’esperienza di acquisto totalmente interattiva per il consumatore, attraverso la connessione di tecnologia touch screen e software.
Il Pop-Up Store Ikea si trova a Roma, in Piazza San Silvestro, in uno spazio di 400 metri quadri dove si può simulare una combinazione organizzativa adatta le proprie esigenze. Ikea ha voluto sperimentare questo format nel campo della cucina, per risolvere due problemi che gli utenti si ritrovano davanti quando vogliono comprarne una: non poter vedere le grandezze naturali e organizzare al meglio l’interno dei cassetti. In negozio non si possono esporre tutte le soluzioni e l’utente è privato di questo fattore decisionale che può trattenerlo da un acquisto facile e veloce. La soluzione Kitchen Flow permette di visualizzare la cucina in scala 1 a 1, fino a una dimensione massima di 3 metri grazie a 15 schermi da 46 pollici ciascuno. Il cliente ha una colonnina su cui è montato un iPad dove immette i parametri di configurazione come lo stile, il colore e la fascia di prezzo. Una volta selezionati, l’articolo viene riprodotto a dimensione reale su un muro. Per l’organizzazione dei cassetti della cucina c’è invece il Magic Drawer, un cassetto con una superficie interattiva creata da un monitor da 32 pollici touch screen. Si definisce la grandezza del cassetto e toccando lo schermo si possono vedere le diverse possibilità di organizzazione in conformità a cosa si vuole mettere all’interno. Pietro Di Giacomo, Head of User Experience and Interaction di H-Farm dice al Foglio: “Il Pop-Up Store Ikea è un connubio tra il mondo digitale e il mondo dei negozi al dettaglio che mira a un arricchimento dell’esperienza del consumatore con l’utilizzo di strumenti interattivi. Una digital transformation che sta molto a cuore a H-Farm. Un altro progetto in questo campo è stato nel negozio di Diesel in Piazza San Babila a Milano, dove tutti i capi sono dotati di RFID, Radio-Frequency Identification (identificazione tramite radio frequenze), dando la possibilità al negozio di sapere quando vengono scelti i prodotti e analizzare la conversione dal camerino alla cassa e proporre anche una serie di abbinamenti all’utente finale”.
Molte start up si sono interessate alla realizzazione di un servizio interattivo per accrescere l’esperienza del consumatore supportandolo meglio nella fase pre-acquisto. Oak Labs, startup di San Francisco con finanziamenti di 4 milioni di dollari e partner come Ralph Lauren, propone un camerino tecnologico. E’ un interattivo specchio touch screen che permette ai clienti di cambiare le luci e l’atmosfera, e fornisce maggiori informazioni sul capo e la possibilità di richiedere una diversa taglia o colore e, in caso, il supporto di un assistente. Traccia, inoltre, i capi provati e suggerisce altri prodotti che vengono eventualmente portati direttamente in camerino.
Un altro esempio di come la trasformazione digitale può facilitare e velocizzare l’acquisto, come l’invio di fiori, è Bloovery , start up milanese. Si accede all’app, si dichiara il motivo dell’omaggio: Ti amo, Mi piaci, Mi Dispiace, Auguri, Congratulazioni, Grazie, e così via e il sistema offre una selezione mirata di composizioni floreali inerenti all’occasione scelta. Il destinatario riceve un biglietto che può essere solo un testo, una foto o un video messaggio, recapitato direttamente sullo smartphone al momento della consegna.
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