Foto pixnio.com

Mangiamo di più e meglio, perché non investirci? L'idea di Tommaso Desideri

Stefania Nicolich

Dall’arte della cucina italiana firmata dagli chef stellati ai prodotti agroalimentari di eccellenza Made in Italy e di difficile reperibilità nella distribuzione organizzata. Il tutto legato dal divertimento e dalla convivialità

Combinazione tra cibo italiano e ricette italiane alla portata di tutti, ecco il concept di Tommaso Desideri con Fratelli Desideri. L’idea è quella di portare nelle case delle persone di tutto il mondo la cultura italiana nei suoi aspetti più caratterizzanti. Dall’arte della cucina italiana firmata dagli chef stellati ai prodotti agroalimentari di eccellenza Made in Italy e di difficile reperibilità nella distribuzione organizzata. Il tutto legato dal divertimento e dalla convivialità che si respira intorno alle tavole degli italiani. “L’intero progetto è ancora coperto da riservatezza – dice al Foglio Desideri – in quanto ha l’ambizione di introdurre una serie di innovazioni che modificheranno l’approccio dei consumatori alla preparazione e al consumo dei pasti. Si tratta di un intrattenimento, dove la tecnologia e la tradizione renderanno divertente e molto semplice la preparazione di piatti iconici e sorprendenti, anche per chi non ha mai fatto le uova al tegamino”.

        

Il lancio avverrà a Natale 2018, e per il primo anno l’obiettivo è conquistare il mercato italiano. Il business si concentrerà prevalentemente sul canale online, ma saranno lanciati contemporaneamente anche in punti fisici. Dal secondo anno l’obiettivo saranno Germania e Francia, dal quarto Regno Unito e resto del mondo. Tommaso Desideri ha iniziato la sua carriera lavorativa presso Deloitte nel campo della consulenza legale, ma sapeva che la sua vera natura era quella dell’imprenditore. Nel 2007 ha rilevato una piccola società di marketing rilanciando nuovi prodotti e nuove soluzioni, inventando la formula compra un prodotto e vinci un viaggio. Dal 2007 al 2011 è diventato leader di riferimento del settore, e ha scelto di vendere le quote di maggioranza a una multinazionale americana. Ha anche gestito un’altra società con cui ha creato un network di agenzie di viaggio. E’ arrivato ad avere seimila agenzie affiliate, che ha poi venduto a un grande operatore turistico italiano. Adesso è tempo di un nuovo business, Desideri spiega: “L’idea di Fratelli Desideri nasce guardando quello che ci succede attorno: il mercato del consumo del cibo sta diventando sempre di più maturo, si spende di più. L’essere umano deve levarsi ogni tanto delle soddisfazioni. Si spende di più sul cibo e sulla sua qualità anche per premiarsi pur avendo una capacità di spesa ridotta rispetto al passato”. Sono in aumento i programmi televisivi di cucina e sui social network, il topic del cibo è sempre più diffuso. Cucinare è sempre più accessibile. E’ un ecosistema molto forte in Europa e si sta iniziando a espandere anche in Australia e Usa. Secondo il Rapporto Coop 2017, la spesa degli italiani si indirizza verso il tempo libero e la cura di sé. I consumi perdono le loro connotazioni di ostentazione e possesso e si spostano a contenuti esperienziali e di qualità della vita. Meno lusso, più cibo sano.

   

La sfida più grande del progetto è stata l’organizzazione della logistica, dal reperimento al confezionamento e alla distribuzione. I produttori sono tutti italiani che usano processi di lavorazione sostenibile. I prodotti sono stati selezionati attentamente, con un occhio al design e alle piccole realtà. Nascerà anche una Fratelli Desideri Academy, dove gli chef sveleranno i segreti per rendere speciali i propri piatti. Tutti i concetti che sono nelle grandi scuole di cucina verranno condivisi: “C’è uno chef che fa un gelato al cioccolato bianco con il riccio di mare. Un abbinamento che può sembrare schifoso ma è assolutamente divino”, spiega Desideri.

  

L’obiettivo del progetto è quello di far partecipare le persone, la cucina spesso unisce le persone ed è alla base di ogni cultura. Tramite i social ci saranno condivisioni delle ricette della tradizione, per essere fedeli al luogo comune secondo cui la migliore ricetta è quella che faceva la nostra nonna.

Di più su questi argomenti: