Perché l'aperitivo è più efficace di un vertice Fao nella lotta agli sprechi alimentari Il vertice Fao appena conclusosi ci ha lasciato con un dubbio: l’aperitivo è nemico o no degli sprechi alimentari? Dovessimo rispondere empiricamente, sulla base cioè dell’esperienza dura e pura, ci pare che l’aperitivo sia uno dei metodi di contenimento-sprechi e contenimento-monnezza più all’avanguardia. Capita spesso di imbattersi, infatti – parliamo per Roma ma anche per alcune zone di Milano – in grandi buffet da bar in cui ogni singolo pezzetto di formaggio o pizzetta o focaccina o carota, alimenti già di per sé offerti in quantità non sufficienti a sfamare gli avventori semiubriachi, venga consumato in un batter d’occhio e senza pericolo d’avanzo. (A parte il pane, che viene sempre riciclato, e dunque non contribuisce ad ingrossare i sacchi destinati alle discariche. Si vedano, a questo proposito, i casi del bar Nuvolari a Borgo Pio, nella capitale, ottimamente arredato ma assai frugale nell’offerta cibaria, e del Frida di Milano, divertente locale con cortile in zona Isola, artisticamente popolato ma non certo prodigo di golosità). 04 GIU 2008
Le proteste anti schiamazzi di Fassino e il mojito di Che Guevara C’è voluto il “Che” (e quattro lunghe ore di film proiettato a Cannes sul “Che”, appunto) per dirla tutta: le foglie di menta nel mojito non vanno triturate, mai. Regola che è stata ribadita sullo schermo (come ci assicura una zelante spia alcolica sulla Croisette) e noi ci fidiamo, essendo il mojito del “Che” sicuramente migliore di quelli che beviamo noi – e d’altronde anche i poliziotti di “Miami Vice” andavano a bere il mojito direttamente alla Bodeguita. Ci rendiamo conto che il bell’attore Benicio del Toro (interprete del “Che” e vincitore della Palma d’oro) è un testimonial più efficace di un’aperitivista mojitista romana, però da oggi ci sentiamo autorizzati a dire ai baristi del romanissimo bar a piazza delle Coppelle (resa famosa dalle proteste anti-schiamazzi di Piero Fassino) che le foglie di menta nei mojitos colà serviti – così ridotte a pezzettini – si allontanano pericolosamente dallo standard guevariano. 27 MAG 2008
Sarkozy vieta l'happy hour. E se Zapatero gli desse manforte? In teoria non dovrebbero esserci problemi, per gli aperitivisti italiani. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, per combattere l’alcolismo, vuole vietare l’happy hour, leggiamo sui giornali. Orrore. L’aperitivo proibito per legge o rincarato nei prezzi è una notizia terribile. Epperò non sembra riguardarci, l’ingiusto divieto. A meno che. A meno che non si crei una congiuntura internazionale alcolicamente (a noi) sfavorevole. Speriamo insomma che il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero, ultimamente un po’ polemico nei confronti dell’Italia, non si accorga della mossa sarkozista. 20 MAG 2008
Parigi val bene un aperitivo, ma non al Deux Magots. Consigli a Fini e Schifani Sarà pur vero che Simone de Beauvoir ha ucciso Madame Bovary (lo scrive Bernard-Henry-Lévy e lo riporta il Corriere della Sera), ma sorge il dubbio che la scrittrice, come par di capire dalle ultime interpretazioni biografico-letterarie, abbia avuto, sotto sotto, anche una voglia matta di uccidere Jean Paul Sartre, specie dopo tutti quegli anni di crudelissima coppia aperta e tutti quegli aperitivi in sua esclusiva compagnia al caffè letterario Deux Magots, a Saint Germain des Prés, a Parigi. Un luogo dove ci si può fermare per la colazione con sommo piacere, ma per l’aperitivo, per favore, no. 15 MAG 2008
Aperitivisti (rutelliani e no) uniti: "Adesso emigro" “Adesso emigro”. Questa da oggi sarà la frase da aperitivo (rutelliano e no). La vittoria di Alemanno non c’entra, e d’altronde l’animo aperitivista, che alberga in ogni polo e in ogni partito, al secondo bicchiere dimentica gli steccati (sempre che non venga toccato il diritto d’aperitivo, come si è visto per le ordinanze prefettizie veltroniane anti alcool, durante le partite – che c’entri qualcosa con l’esito del voto?). No. La questione è più seria. Siccome sono due settimane che tutti parlano di Roma, la gente che cosa fa? Si butta a Roma. E la gente che si butta a Roma prende aperitivi a gò-gò. 29 APR 2008
L'aperitivo del Mobile è cambiato. E la Lega non c'entra. Ci siamo accorti che a Milano non si scalpitava soltanto per l’eventuale secessione nordista del Partito democratico (con o senza Sergio Cofferati) o per il dilagare della Lega e dei superalcolici nelle case della Brera radical-chic, un tempo bertinottiane e vinodipendenti – e sarà pure un effetto-domino delle fabbriche che ora votano Bossi invece del Prc e bevono birra invece del vino rosso fermo, ma perché servire cocktail multicolor sulle terrazze di via Solferino, ci chiediamo? Non è pur sempre meglio un bianco secco? Misteri del Salone. 21 APR 2008
Regole per l'aperitivo-ombra Stiamo ancora aspettando la lista del governo Berlusconi III nonché quella dello “shadow cabinet” (governo ombra, ndt) di Walter Veltroni, ma non riusciamo a temporeggiare oltre. E’ venuto il momento di porre la seguente domanda: dove potranno gli elettori del Pd sconfitti, per non parlare di quelli della Sinistra l’Arcobaleno annientata, prendere un sereno aperitivo-ombra, avviando nel contempo un dialogo istituzionale con gli aperitivisti del Pdl? 16 APR 2008
Teoria e prassi dell'aperitivo in campagna elettorale. Astenersi amiche astemie In tempi di dichiarazioni di voto, constatiamo l’impossibilità di votare per la lista che abbiamo nel cuore (“Aperitivo? Sì grazie”). Per giunta, siamo costretti quest’oggi a rinunciare all’aperitivo serale causa raccolta (coatta) di pareri elettorali dei foglianti, compito assegnatoci dal duo vicedirettoriale di questo giornale. 10 APR 2008
Dopo le bollicine di Di Pietro e il succo d'ananas di Melandri&Madia, il vinello del radicalaccio Staderini A pensarci prima, che idea: abbinare a ogni lista elettorale un drink. Niente liti tra chi deve tenere la falce e chi il martello, chi lo scudo e chi il crociato. Nessuna quercia resuscitata, nessun arcobaleno triplicato, nessuna rosa tolta al suo pugno. Macché. Bastava scrivere su santini, lettere, programmi e schede il nome del partito o della lista e, al posto del simbolo (sempre a rischio contesa), riprodurre la foto del drink assegnato in abbinamento (previa riunione di direzione, direttivo o comitato). 05 APR 2008
Non scoperchiate i navigli, ma clonate il Royalto Veltroni combatte l’astensione, e ci mancherebbe. Ma, caro Walter, lo sai che il primo aprile (e non era un pesce) l’astensione ci è stata addirittura imposta per disposizione delle autorità locali, proprio nella tua Roma? La partita Roma-Manchester, di cui non sospettavamo l’avvento, ci ha infatti costretti a uniformarci al divieto prefettizio di servire (e bere?) alcolici dalle 21 alle 23. Pertanto siamo stati obbligati ad astenerci dall’aperitivo, giacché mai e poi mai ci saremmo piegati a mandare giù un analcolico gravato da pezzi di frutta navigante. 02 APR 2008