L’orfanello Nanni Moretti, che fu un magnifico quarantenne, ha perso grinta e smalto. Con la mamma che muore e commuove gira intorno alla più scontata delle emozioni. Mariarosa Mancuso 19 APR 2015
Abbiamo visto i trailer dei film di Garrone, Moretti e Sorrentino. E abbiamo già capito tutto I magnifici tre, i tre moschettieri, il tris d’assi, i tre tenori del cinema italico: qualunque cosa con il tre – eccetto “le tre civette sul comò” – è tornata utile per celebrare l’occupazione paramilitare al Festival di Cannes. Gareggiano. Per una volta i critici italiani non si sono infuriati con i francesi sciovinisti. Mariarosa Mancuso 17 APR 2015
Mia madre sono io Trovarsi di fronte alla propria vita e accorgersi di saperne pochissimo. La second life di Nanni Moretti. C’è sempre qualcosa che sfugge, una realtà che non aveva considerato, un attore che non impara le battute, un ricordo o un incubo, un’immagine che spaventa, un medico che dice parole incomprensibili, o che lei non vuole capire. 13 APR 2015
Romeo e Giulietta al tempo degli smartphone, ecco la vera impresa Gli smartphone sono antiletterari. Non solo perché portano con sé distrazione e devastazione intellettuale, ma anche perché non stanno bene nei romanzi, spesso rovinano la trama perché rendono poco credibile il fatto che due persone non riescano a incontrarsi. 01 APR 2015
Il razzismo profondo di certi film pol. corr., buoni solo per sturare i canali lacrimali Annunciato come “un film che vi farà sentire bene” (specialità francese, sanno come sbancare i botteghini), “La famiglia Bélier” è uscito questa settimana in sala con un bel contorno di polemiche. Quando i sordomuti usano il linguaggio dei segni, gli spettatori udenti godono dei sottotitoli per capire cosa succede (e come ci si insulta, con gesti più raffinati di quelli che usiamo di solito). Mariarosa Mancuso 27 MAR 2015
Qualche esempio per sfatare il mito dell'attore povero che si è sudato tutto quello che ha “Rags to riches” è la frase inglese per chi nasce povero, meglio se poverissimo, e arriva al successo. In italiano diciamo “dalle stalle alle stelle”. E’ una delle storie più sfruttate dal cinema, la scoviamo anche dove non ci aspetteremmo di trovarla. Mariarosa Mancuso 20 MAR 2015
Addio Forestale Il 17 marzo è stato annunciato il progetto di riforma della Pubblica Amministrazione che dovrebbe, se rettificato, il Corpo Forestale dello Stato dopo 193 anni. Storia cinematografica della quinta forza di polizia, da "Pane amore e fantasia" al ritiro in Nepal di Pietro Thiene (Terence Hill) di "Un passo dal cielo". Maurizio Stefanini 20 MAR 2015
Togliete la tv dalla caverna di Platone "Mi sento come se avessi incontrato una tribù perduta nell’Amazzonia”, esulta il regista. A parte che noi un documentario su una tribù sperduta dell’Amazzonia non lo andremmo a vedere se non costretti – se vogliono stare sperduti lo stiano, e se invece non vogliono…, bè se non vogliono soltanto Maurizio Milani potrebbe suggerire loro qualcosa da fare – è andato completamente fuori strada. Mariarosa Mancuso 13 MAR 2015
Va bene il mondo boldrinizzato delle serie tv, ma lasciateci dire che non ci piace Nessuno è ossessionato dalla mascolinità quanto lo sono i gay. È bastato un profilo sull'Observer per stroncare l'immagine pubblica di Russel Tovey. L'intera intervista è la parabola di Tovey da ragnetto a manzo, cioè la trasformazione da skinny teenager fino a essere il sexy e sicuro palestrato di oggi. Manuel Peruzzo 07 MAR 2015
Abbiamo visto solo spezzoni dell'ultimo film di Castellitto. La prossima volta, manco quelli “Chiedimi del titolo”, suggerisce Sergio Castellitto a Fabio Fazio che a furia di gridare al capolavoro e di garantire personalmente il film si era scordato la scaletta. Non che ne serva una, per piazzare una domanda tanto banale. Mariarosa Mancuso 06 MAR 2015