Carta delle mie brame L’addio è lungo, anzi lunghissimo. La morte è stata annunciata da oltre un decennio, per l’esattezza fin dall’inizio di questo secolo quando negli Stati Uniti gli introiti e i guadagni dei giornali di carta hanno cominciato a rotolare sul piano inclinato. Stefano Cingolani 03 AGO 2015
Il dramma senza sangue e senza fame dell’esule nordcoreana Hyeonseo Kim Jong-un, primo segretario del Partito dei lavoratori e comandante supremo dell’Esercito popolare di Corea, ha apprezzato il regalo fatto dal presidente boliviano Evo Morales a Papa Francesco e in vista di un’apertura tra la Repubblica democratica di Corea e la chiesa cattolica sta per volare nella Città del Vaticano, per una visita al Pontefice. Naturalmente ciò che avete appena letto l’abbiamo appena inventato di sana pianta. 11 LUG 2015
Renzi e gli educati d’insuccesso De Bortoli, il Corriere e il lato oscuro di un frontale con il premier. Luciano Fontana nuovo direttore in Via Solferino. Alessandro Giuli 30 APR 2015
Joe Formaggio, i nomadi e gli alieni che arriveranno presto Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata. 09 APR 2015
Propaganda anticorruzione. Giornaloni e tv spasimano per la gogna facile Precedenti del vento manettaro finiti nel dimenticatoio. Sul Sole 24 Ore di ieri spiccava un titolone a sei colonne: “Solo 226 i corrotti in carcere”. L’incipit: “Non è proprio che le carceri italiane scoppino di detenuti per corruzione…”. Renzo Rosati 01 APR 2015
E' morto David Carr, il gigante del New York Times che sapeva raccontare storie come pochi Tre ore prima di morire David Carr stava chiedendo a Edward Snowden se gli davano abbastanza da mangiare. Se ne stava lì assieme alla squadra degli eroi della trasparenza a parlare del documentario CitizenFour e contestualmente a sbracare nel solito dibattito sul futuro del giornalismo, di quelli che faceva in continuazione senza prenderli sul serio. 13 FEB 2015
Finanza rossa la trionferà Dimenticate Yanis Varoufakis, il terminator greco, e Thomas Piketty, il professorino francese. Il loro successo mediatico non è che l’epifenomeno di un terremoto ideologico che sposta a sinistra la crème de la crème della finanza. Stefano Cingolani 09 FEB 2015