Vittorino Andreoli, i protagonisti della psiche Il noto psichiatra veronese nell’ultimo libro, edito da Centauria, presenta 50 personaggi che hanno fatto la storia dell’indagine sull’uomo. Dall’anima alla psicologia, dalla psicosomatica alla psichiatria, dalla psicoanalisi alle macchine terapeutiche, dalle molecole terapeutiche alla fenomenologia, fino ad arrivare alle neuroscienze, una galleria di ritratti per un racconto che lo riguarda e ci riguarda, per un racconto che non può avere fine Davide D'Alessandro 11 OTT 2019
Claudio Widmann, narcisismo e psiche collettiva A colloquio con lo psicoanalista di formazione junghiana, che avverte: “Il narcisismo mi pare la dinamica psichica a maggiore diffusione. Copre aree della grande patologia psichiatrica, della nevrosi vera e propria e di organizzazioni della personalità prive di esiti patologici. Se guardo all’ordinaria diffusione di atteggiamenti autoreferenziali, pretese egocentriche, superficialità di valori, ostentazione di immagini fittizie (virtuali e reali), sono indotto a ritenere che il narcisismo sia un tratto endemico nell’attuale psiche collettiva” Davide D'Alessandro 25 SET 2019
Umberto Galimberti, l'uomo greco e il senso del limite A colloquio con il noto psicoanalista e filosofo, che chiarisce: “Mi definisco uomo greco perché vuol dire prendere sul serio la morte. Prendere sul serio la morte ti dà il senso del limite. Il fondamento etico per i greci non sta nei comandamenti, ma nel senso del limite. Eugenio Borgna e Mario Trevi sono stati i miei maestri. Nel 1979, quando ho cominciato la professione analitica, le nevrosi avevano sfondo emotivo, sentimentale, sessuale. Oggi, che la sessualità è ampiamente sdoganata, la domanda è la ricerca di senso, si fatica a trovare il senso della propria esistenza, poiché viviamo nell’età della tecnica, che ci prevede come funzionari di apparati” Davide D'Alessandro 23 SET 2019
Vittorio Lingiardi, l’immersione nella memoria Per lo psicoanalista di formazione junghiana, psichiatra e professore ordinario di Psicologia dinamica e clinica alla Sapienza, “l’analisi è anche uno stato mentale e affettivo, la capacità di parlare di sé e dell’altro in termini psichici. Occorre essere per il paziente un oggetto capace di svolgere funzioni diverse, avere cioè un funzionamento multiplo in modo da offrirgli diverse possibilità di sintonizzazione. Il peggior analista è quello che usa la sua posizione per sedurre intellettualmente o affettivamente la persona in analisi” Davide D'Alessandro 22 SET 2019
Giancarlo Ricci, i conti con l’inconscio A colloquio con lo psicoanalista di formazione freudiana, che spiega: “Il lavoro analitico punta a ritrovare il desiderio di progettare una libertà Altra che ha il sapore di una conquista perenne. Si tratta di qualcosa di differente rispetto al classico concetto di liberarsi da o di qualcosa. Evidentemente non ci si libera dall’inconscio, ma proprio qui risiede la cifra dell’umano. Saper fare lealmente (eticamente) i conti con questa cifra, senza aggirarla e senza scorciatoie, chiama in causa un differente concetto di libertà” Davide D'Alessandro 19 SET 2019
Giuseppe Civitarese, Freud e non più Freud A colloquio con l’analista di formazione freudiana, che spiega: “Il fondatore è un genio assoluto e ha inventato la psicoanalisi, una forma di relazione umana che prima di lui non esisteva. È una fonte inesauribile di ispirazione e penso che non avrei fatto questo mestiere se non fossi rimasto abbagliato dalla sua intelligenza e dal suo stile di persona e di scrittore. Ciò detto, per quel che mi riguarda, per me essere un analista vuol dire fare riferimento (e contribuire a sviluppare) un paradigma che non è più quello di Freud” Davide D'Alessandro 15 SET 2019
Giuseppe Di Chiara, curare con la psicoanalisi A colloquio con l’analista freudiano di lungo corso, che spiega: “L’esperienza analitica ha mostrato come lo scomporre e il conoscere le parti della psiche umana, in un contesto specifico che è quello della situazione analitica, consente nuovi rapporti tra le istanze psichiche, che conducono alla cura di alcune malattie della mente, prima di tutto le nevrosi. Gli elementi principali della qualità dell’analista sono il buon esito della sua analisi con il suo seguito di autoanalisi e il buon apprendimento nella sua formazione. La prima deve avergli consentito l’affrontamento e la maturazione evolutiva del complesso di Edipo, e la sua capacità di continua regolazione dello stesso. Il secondo deve avergli assicurato la capacità di continuare ad apprendere nel gruppo di lavoro di cui fa parte” Davide D'Alessandro 11 SET 2019
“La sessualità è al centro del mondo” Per Sarantis Thanopulos, analista freudiano, il fondatore della psicoanalisi “ha introdotto il concetto epistemologico di “pulsione”, una spinta corporea che afferra, innerva lo psichico, istituendo la psicoanalisi come terzo dominio di conoscenza tra quello dello studio del corpo biologico e quello dei processi mentali. Ha scoperto il linguaggio simbolico naturale dei sogni. Ha rivoluzionato la nostra conoscenza della memoria, comprendendo l’importanza della componente ricostruttiva nei ricordi. Ha riconosciuto la sessualità infantile e ne ha fatto il centro dello sviluppo successivo dell’individuo. Siamo ancora nel solco aperto da Freud: delle sue scoperte, delle sue aporie, delle sue contraddizioni e delle sue incomprensioni” Davide D'Alessandro 31 AGO 2019
“Ho scelto lo psicoanalista come si sceglie un amore” Marisa Fiumanò, analista lacaniana, si è formata con Muriel Drazien e Jean Paul Hiltenbrand, “un vero maestro. Con lui ho fatto un percorso molto diverso dalla mia prima analisi ma non in contrapposizione. Sono entrata in un altro transfert, in un altro discorso, in un’altra lingua e dunque in un altro tipo di percorso. Per fare un ottimo analista occorrono una buona formazione (un’analisi, la lettura rigorosa dei testi fondatori, il lavoro con gli altri analisti), molta esperienza clinica, un lavoro incessante di ricerca, una cultura vasta che spazi nei campi più diversi del sapere e infine doti personali, imponderabili come quelle di un artista. La sessualità è assolutamente al centro della cura. La psicoanalisi non si occupa che di questo, non è esperta che di questo, non lavora che a questo: rendere un soggetto capace di desiderio sessuale e di sublimare questo desiderio nel lavoro o nella produzione artistica” Davide D'Alessandro 30 AGO 2019
Jacques Lacan, il pensiero che s’impone A colloquio con Carmelo Licitra Rosa, psichiatra e psicoanalista: “Nella storia del pensiero ci sono dei pensieri che oltrepassano e sminuiscono quelli precedenti. Si potrebbe fare l’esempio di Cartesio e del suo pensiero che surclassò tutta la filosofia prodotta nel ‘400 e nel ‘500, fino a lui. L’originalità del Maestro francese e la forza del suo insegnamento consistono nell’aver utilizzato i saperi di punta del Novecento per connettere la scoperta freudiana a tutta l’avventura del logos nella cultura occidentale sin dalle sue origini del IV secolo a.C. in Grecia” Davide D'Alessandro 22 AGO 2019