Antonio Di Ciaccia, nell’ultimo numero della Rivista “La Psicoanalisi”, riflette su plusvalore e plusgodere, sul passaggio dal regno solido del simbolico all’impero del godimento liquido, sui sintomi che non parlano più e su un oblio che può costare caro, molto caro, gettando il soggetto nell’angoscia. La posizione dello psicoanalista è importante per consentire, a chi è in preda alla sofferenza, di accoglierla e di trasformarla. Il risultato è la pacificazione o, ancora meglio, una nuova alleanza del soggetto con la pulsione
Davide D'Alessandro