Lo stressante trasloco di Zingaretti dal centro alle periferie Lei, segretario, vuole ritornare da Cencio alla Parolaccia, io la capisco. Ma bisogna pure saperla ascoltare, questa benedetta nostalgia 12 MAR 2019
Il via libera ai bandi per la Tav e il ritorno di Zidane al Real Madrid Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi Giuseppe De Filippi 11 MAR 2019
Dalla guerra delle targhe al patto con il Cav. Storia, breve, del Nazareno I problemi logistici ma anche la voglia di segnare un cambiamento politico. Così il neosegretario Nicola Zingaretti annuncia di voler traslocare la sede del Pd 11 MAR 2019
Romanità de sinistra Dal Pci al Pd, da Veltroni a Zingaretti, passando per Rutelli, Bettini, D’Alema. Sezioni, licei, circoli, Rai, tribunali, film. Che cosa lega, al di là di tutto, amici e nemici nella storia della gauche capitolina 10 MAR 2019
Il retro-king e Gio Ponti Il vento del cambiamento ha rotto le balle in tutti i settori, assestarsi all’antico e alla competenza di una volta è diventata l’unica strategia affidabile 09 MAR 2019
Come guarire l’Italia dei senza cervello L’allarme di Draghi sulla crescita. La protezione di fronte alla Cina. L’isolamento che diventa irrilevanza. Il Pd non compatibile con il M5s. L’idea di un patto tra ex premier. “Zingaretti? Mi ricorda Gino Bartali”. Chiacchierata scanzonata con Romano Prodi 08 MAR 2019
Il Pd tra saponetta e Restaurazione Tornano i rottamati, torna la sinistra-sinistra, torna pure Repubblica 08 MAR 2019
Dopo il voto alle primarie del Pd, che succede a Roma? Il segretario Andrea Casu (non zingarettiano) non si dimette e rilancia 07 MAR 2019
Bentivogli ci spiega perché l’imbroglio socialista non può reggere Il segretario della Fim-Cisl: “Serve una politica che abiti i luoghi più popolati e dimenticati, le periferie, le aree industriali” 07 MAR 2019
Serve un patto tra Zingaretti e Salvini Il futuro della legislatura non passa da un accordo tra Pd e M5s ma da un asse tra Lega e Pd. Non per governare ma per andare a votare, togliere un alibi a Salvini e mettere il dopo Mattarella nelle mani del bipolarismo tradizionale. Basta un caffè 06 MAR 2019