Il caso Zuck&Co sono preoccupati più dell'antitrust che della libertà d'espressione Dietro alle dichiarazioni del ceo di Meta su presunte pressioni e censure ricevute dalla Casa Bianca c'è soprattutto la paura di quello che potrebbe succedere sul fronte della Sherman Act, la legge con cui da oltre un secolo vengono frantumati i monopoli Marco Bardazzi 29 AGO 2024
Tra finzione e realtà "Ho appuntamento con Macron". I legami pargini di Pavel Durov, veri e finti Il fondatore di Telegram, una volta arrestato in Francia, avrebbe detto ai poliziotti che quella sera era atteso a cena all'Eliseo, dal presidente della Repubblica. Un'informazione che è stata smentita dallo staff del Ceo: una cena, vera, c'è stata. Ma non è stata la scorsa domenica, quanto più nel 2018 Mauro Zanon 28 AGO 2024
Il doppio Durov, tra putiniani e oppositori Tanto il Cremlino quanto l’opposizione russa protestano per l’arresto del fondatore di Telegram. Nessuna alleanza, l’applicazione in Russia è simbolo di due cose opposte. I commenti e la protesta. I capi d’imputazione e la risposta di Macron Giovanni Boggero 27 AGO 2024
Se i social diventano campi di battaglia, a dare le carte non saranno i garanti ma i generali Su Telegram sembra verificarsi una paradossale inversione del principio di McLuhan: è il messaggio (criminale) a definire il mezzo (tecnologico), che quindi diventa a sua volta illegale. Il dibattito scivola dalla tutela della libera espressione alla minaccia alla sicurezza nazionale. Un campo minato Carlo Alberto Carnevale Maffè 27 AGO 2024
l'intervento È tempo di regole per le piattaforme online, ma serve chiarezza Il rapporto fra tecnologia e diritti va gestito con una regolamentazione che faccia luce sugli ambiti di applicazione e sulla definizione dei contenuti “dannosi”, con standard giuridici condivisi riguardo l'hate speech: un impegno necessario per tutelare la libertà d'espressione. Ci scrive il senatore Pd Antonio Nicita 27 AGO 2024
Di cosa parlare stasera a cena Le ragioni di Macron nell'arresto di Pavel Durov Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi 26 AGO 2024
senza moderazione Telegram ha spostato la frontiera dei social oltre la privacy, dove la moderazione dei contenuti non esiste La app di messaggistica cofondata e guidata da Pavel Durov, arrestato in Francia perché ritenuto responsabile delle molte attività illecite che si svolgono all’interno della piattaforma, ha fama di essere molto sicura, ma è il suo fondamento sregolato a renderla unica Pietro Minto 26 AGO 2024
Il punto Cosa sappiamo dell'arresto di Pavel Durov, il fondatore di Telegram fermato in Francia L'imprenditore è stato fermato all'aeroporto di Le Bourget: su di lui un'indagine che lo vedrebbe complice dei reati che si producono su Telegram. Il motivo è la scarsa moderazione l'assenza di un controllo effettivo sui contenuti e sui messaggi, elementi che favorirebbero diversi reati. La protesta della Russia 26 AGO 2024
da dubai A chi serve Telegram Il suo fondatore Pavel Durov dà spazio a combattenti contro i regimi, a propagandisti e a terroristi. Dice di non avere uno schieramento, fa tutto per la libertà di dire qualsiasi cosa e per se stesso. L'intervista con Tucker Carlson Micol Flammini 18 APR 2024
La Russia ha bloccato Telegram L'app di messaggistica istantanea non funzionerà fino a quando la società non sarà disposta a cedere le chiavi per decrittare i messaggi degli utenti. Lo ha stabilito il tribunale di Mosca Micol Flammini 13 APR 2018