Gorbacëv e la riunificazione della Germania La recensione del libro di Andrea Borelli, Viella, 205 pp., 26 euro Enrico Paventi 03 NOV 2021
uffa! Trockij in Italia lo portò Arturo Schwarz, contro l’ossequio filosovietico Lascia stupiti il silenzio che il giugno scorso ha accompagnato la notizia della morte del novantasettenne ebreo nato in Alessandria d’Egitto: editore e collezionista d'arte - anche quadri di Evola! - in un tempo di insopportabile osservanza stalinista Giampiero Mughini 08 SET 2021
L'addio a Sergei Kovalëv, “il più bel volto dello spirito russo” È morto a 91 anni dopo una vita in difesa dei diritti umani, da biofisico sempre in lotta per la democrazia. Dall’Urss a Putin Francesco Cataluccio 12 AGO 2021
La memoria e l'oblio sovietico La Shoah è per Vasilij Grossman un’esperienza traumatica che lo segnerà in modo indelebile, caratterizzandone tutta la produzione letteraria. Rilettura Manuel Boschiero 30 GEN 2021
La sovietizzazione dell'America Gli irriconoscibili Stati Uniti di Masha Gessen, modificati dal trumpismo. Non solo fake news ma fabbricazione di notizie positive come accadeva nell'Urss Micol Flammini 08 AGO 2020
E' il rapporto segreto dell'Anm o di Kruscev? La rigenerazione morale auspicata dall'Associazione nazionale magistrati viene espressa con una solennità sovietica Guido Vitiello 23 GIU 2020
La tragica parabola del generale Vlasov, che su Stalin la pensava come Churchill L'eroe dimenticato che aveva denunciato il terrore rosso Giampiero Mughini 12 MAG 2020
Quel dissidente di Vladimir Bukovskij Svelò i manicomi in cui finivano gli oppositori in Urss. Ma diffidava dell'Europa troppo "corretta" 28 OTT 2019
Le mille biografie di Olga, la vera Lara, e i capricci della nipote di Pasternak In questa guerra letteraria tra biografie vere, inventate o fasulle, anche la Olga vera ne ha scritta una. Dentro racconta tutto. Il suo amore, la prigionia, i figli persi e le lettere d’amore Micol Flammini 06 OTT 2019
La disperata voglia di libertà a sessantacinque gradi sottozero “Il caso Kravčchenko” è una delle testimonianze più dolenti mai scritte da un esule. Ci fa rivivere tre mesi di dibattimento, annotando ogni cosa in maniera furiosa e clinica. Fino a quel momento quasi nessuno conosceva i campi di lavoro sovietici Rinaldo Censi 03 MAR 2019