Un giga di buoni sentimenti
Milioni di indiani (e non solo) hanno gli smartphone intasati da immagini di tramonti. Sono le good morning images, i buongiorno scambiati via WhatsApp. Secondo Google, stanno diventando un problema serio
Si chiamano “good morning images” e per milioni di persone rappresentano un fastidioso risveglio a suon di notifiche. Per altre, invece, sono un modo per manifestare entusiasmo nei confronti della vita. Sono immagini condivise via WhatsApp per augurarsi il buongiorno e secondo Google la loro sovrabbondanza sta creando seri problemi per milioni di utenti in India.
I ricercatori di Mountain View si sono accorti che dall’altra parte del mondo la memoria di tantissimi smartphone si esauriscono in fretta, molto di più del normale, a causa di una “sovrabbondanza di fiori illuminati dal sole, neonati e tramonti, accompagnati da frasi allegre e motivazionali”, come scrive il Wall Street Journal, che spiega come la questione sia legata all’utilizzo compulsivo degli smartphone da parte di milioni di cittadini indiani.
Sono soprattutto loro a riempire internet con buoni sentimenti e spiritualità zen. Lo “storm” inizia all’alba, per poi arrivare al culmine intorno alle 8, e l’obiettivo è condividere messaggi positivi con amici, familiari, sconosciuti. Il fenomeno però ha raggiunto dimensioni enormi. E’ un’ossessione che ha contagiato persino i leader politici. Il ministro Narendra Modi, dopo essersi svegliato alle 5 e aver praticato yoga, è solito inviare un messaggio di buongiorno con il sorgere del sole. Si arrabbia pure se non gli si risponde, a quanto rivelano alcuni parlamentari al Wsj.
Le immagini di buongiorno sono diventate un genere a sé. Pinterest ha aggiunto una sezione apposita sulla sua piattaforma e le ricerche Google legate al tema si sono decuplicate negli ultimi cinque anni. Con 200 milioni di utenti, il mercato indiano è uno dei più importanti al mondo per WhatsApp. Non è quindi un caso che l’applicazione di proprietà di Facebook abbia deciso di approfittarne, aggiungendo un tool che permette di inviare un “buongiorno” collettivo a tutti i contatti della rubrica.
Ci sono anche siti dedicati al tema, come wishgoodmorning.com. Creato nel 2015 da Kanwarjot Singh, contiene modelli già pronti e suddivisi per tematica, di immagini del buongiorno. Fidanzati, mamme, fratelli, ce ne sono per tutti. Singh stesso è ossessionato dall’invio di questo genere di messaggi. Prima di alzarsi, ogni mattina, passa almeno 45 minuti a rispondere a tutti, prima di inviare il proprio buongiorno. “Sono felice che le persone si ricordino di me”, ha detto al Wsj.
E forse è questo il punto. Le immagini di buongiorno non sono raffinate, né belle, ma rappresentano un modo per lottare contro la solitudine e si legano al concetto di comunità, reso possibile ed economico con l’accesso crescente agli smartphone anche nei paesi in via di sviluppo. Ma le good morning images, come tutti i media scambiati via Whatsapp, vengono immagazzinate dalla memoria dei cellulari. E ci rimangono. Il problema è che sono tantissime.
Un sondaggio di Western Digital ha messo a confronto gli smartphone degli indiani e quelli dei cittadini statunitensi. Un americano su dieci ha problemi quotidiani con lo spazio residuo, mentre per gli indiani il rapporto è uno a tre. Google ha studiato questo fenomeno, e ha sviluppato una soluzione: Files Go, una applicazione che fa da archivio e fra le molte opzioni ha quella di eliminare i file inutili. Secondo il Wsj, da Mountain View sarebbe stato sviluppato un tool specifico che elimina tutti le immagini di buongiorno in un colpo solo.
“Stavamo cercando di decostruire il Dna di un messaggio di buongiorno da mesi. E’ stata dura ma ce l’abbiamo fatta”, ha detto Josh Woodward, product manager di Mountain View. Files Go è stata presentata a dicembre, a Nuova Delhi, ed è stata scaricata dieci milioni di volte. In media, a detta di Google, ogni utente aveva 1 gigabyte di file inutili. Un giga di buoni sentimenti e di grafiche ambigue. Un giga di buongiorno.