Roma. La relazione 2019 dei Servizi d’informazione e sicurezza presentata a Palazzo Chigi da Gennaro Vecchione, nominato da Giuseppe Conte capo del Dis (Dipartimento per le informazioni) offre un quadro allarmistico dei rischi di attacchi dall’estero ai settori più sensibili dell’economia italiana, dilatandolo ad “azioni distorsive dei mercati ed elusive nei nostri interessi”, anche approfittando del calo di Borsa “di aziende rilevanti a seguito del coronavirus”. Il Dis parla di “forte, a tratti muscolare, azione di sistema di taluni partner europei volta a valorizzare i propri interessi a detrimento di quelli nazionali con possibili mutamenti nelle proprietà di player nazionali e tentativi di acquisizione da parte di investitori esteri con rischi di sottrazione del know how”. L’attenzione dell’intelligence si sofferma poi sulla rete unica a 5G “il cui consolidamento anche nel settore delle torri di trasmissione è suscettibile di attrarre operatori finanziari animati da logiche puramente speculative”. A parte gli aspetti di sicurezza, su questo dovrebbe però vigilare il Golden power, il diritto di orientamento strategico e veto riservato al governo anche in virtù di un regolamento europeo dello scorso anno.
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