Milano. In quest’epoca di coronavirus, in cui quanto la malattia si teme la diffusione del panico, e soprattutto del panico generato da notizie false, quei covi di fake news che abitualmente sono i social media si sono comportati sorprendentemente bene. Si sono mossi tutti in maniera proattiva per limitare ed eliminare le fake news, e questa frase avremmo voluto scriverla anni fa. Di solito, infatti, quando si è trattato di fermare le fake news i social network hanno sempre giocato di reazione. Una cospirazione politica o una teoria del complotto sanitaria cominciava a diventare virale? I social network non se ne occupavano, o se ne occupavano svogliatamente, finché qualche giornalista non se ne accorgeva e faceva partire il circo dell’indignazione politica. Solo allora, e soltanto in alcuni casi, i social cominciavano a prendere provvedimenti. Con il coronavirus, invece, si sono mossi rapidamente e, appunto, prendendo l’iniziativa per primi.
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