Nietzsche pensava che il nemico della verità non fosse la menzogna ma la convinzione: credo sia una delle migliori definizioni operative possibili di bias cognitivo: ossia uno di quegli stati psicologici in cui la persona ha già deciso, secondo modalità spesso inconsapevoli, di credere a determinate affermazioni che sente come proprie convinzioni, indipendentemente da qualsiasi riscontro fattuale. Oggi non occorre fare riflessioni di filosofia morale per rendersi conto che le società democratiche sono drammaticamente esposte al pericolo di dipendere da un’opinione pubblica incapace di decodificare la complessità del reale usando gli strumenti cognitivi tipici del pensiero razionale e del metodo scientifico e non quelli del pensiero irrazionale e magico.
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