Può un presidente di una nazione essere cancellato da Twitter o Facebook? Sono servizi privati che non hanno alcun obbligo di universalità, quindi la risposta breve è: si, non esiste un diritto a priori di partecipazione ad un social. In alcuni casi, tuttavia, qualche tribunale ha ordinato al gestore il reintegro dell’utente escluso perché la sua espulsione non era legalmente valida e gli avrebbe generato un danno. E’ successo in Italia per Casapound e Facebook. Essere su Twitter, Facebook, Instagram, Tiktok può essere un diritto a priori ? Se lo chiedessimo ad un adolescente, la risposta sarebbe ovviamente si. In quell’ambiente si svolge una parte importantissima della sua vita relazionale. Forse andrebbe riconosciuto il loro ruolo di servizio al pubblico. Ma chi è responsabile delle cose che vengono dette sui social ? In USA, secondo la sezione 230 della legge sulla “decenza nelle comunicazioni”, il gestore non è responsabile per i contenuti ospitati. Lo diventa se, a fronte di una segnalazione, non agisce per rimuoverli.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE