da precursore a terzo incomodo
Addio BlackBerry: lo smartphone canadese va in pensione
A partire dal 4 gennaio 2022 gli aggiornamenti che verranno fatti dai gestori telefonici impediranno ai dispositivi di connettersi alle reti, rendendoli inutilizzabili
Se la parola fine era già arrivata per la produzione, oggi arriva il pensionamento definitivo dei telefoni. Parliamo dei servizi BlackBerry che nella giornata odierna, 3 gennaio 2022, hanno la loro data ultima di funzionamento garantito.
La storia è nota, parla tanto di successi quanto di insuccessi. Che sarebbe finita così lo si sapeva già nel 2016 quando l’azienda decise di puntare i propri sforzi su altri servizi, come ad esempio lo sviluppo di software per la guida autonoma.
Il successo e la fine
Fondata nel lontano 1984 da Mike Lazaridis, l’originaria RIM ("Research In Motion Limited") a lungo ha sfruttato il proprio vantaggio competitivo da “prima della classe” anche in vero senso cronologico. Per anni è stata l’azienda innovatrice nella connettività nordamericana fino a quando, nel 1999, diventò un fenomeno di massa grazie al lancio del BlackBerry 850 pager, una sorta di cercapersone con due peculiarità che ne decretarono l’immediato successo planetario: ovvero una bizzarra disposizione dei tasti (che ricordava le sembianze della mora, blackberry appunto) e la possibilità di ricevere email tramite Microsoft Exchange Server. Bastarono pochi mesi per conquistare il titolo di prodotto aziendale per eccellenza, grazie anche alla contemporanea affermazione della neonata connettività su rete mobile (GPRS, EDGE, etc. per chi ha buona memoria).
Da allora una crescita che è sembrata inarrestabile fino a quando non è uscito il primo iPhone. In realtà, almeno all’inizio, in casa BlackBerry, non ci furono particolari preoccupazioni tanto che l’anno successivo alla discesa in campo di Apple, nel 2008, arrivò il primo BlackBerry in versione touch screen. Il mercato sembrò inizialmente premiare BlackBerry che, per qualche mese, diventò il primo produttore nel settore. La guerra però era appena iniziata e, con l’arrivo del sistema Android, crebbero le perplessità su quanto potesse durare questa provvisoria leadership. Gli iPhone e gli smartphone con il sistema operativo di Google presto conquistarono gran parte del mercato tanto che oggi, nel terzo decennio del nuovo millennio, sono rimasti solo quei due sistemi operativi con buona pace di chi ha cercato di essere il terzo incomodo. BlackBerry, come Microsoft, ha dovuto arrendersi.
Eppure la società canadese aveva tentato di posticipare il più possibile la propria fine. Nel 2013 aveva lanciato un nuovo sistema operativo (il fallimentare BlackBerry 10), per poi passare due anni più tardi alla creazione di dispositivi BB con Android. Dopo che anche questo tentativo era andato a vuoto, tre anni dopo, aveva iniziato a concedere in licenza il suo marchio a produttori di terze parti come TCL. Il marchio era sopravvissuto senza godere di buona salute fino a quando, nel 2020, si era ipotizzato il lancio di un nuovo dispositivo con connettività 5G. Niente da fare neanche stavolta. Ora la parola fine è definitiva. A partire da domani, quindi, gli aggiornamenti che verranno fatti dai gestori telefonici impediranno a un certo punto ai dispositivi BlackBerry di connettersi del tutto alle reti, rendendoli di fatto inutilizzabili. Il pensionamento è iniziato.
I servizi che terminano dal 4 gennaio 2022
Come abbiamo visto, ad annunciare il termine del supporto di questi device (il cosiddetto “End Of Life”) era stata l’azienda stessa che, nei mesi scorsi, aveva aggiornato con un promemoria la sezione delle FAQ relative a BlackBerry OS: "I servizi legacy di BlackBerry 7.1 OS e precedenti, come per BlackBerry 10, BlackBerry PlayBook OS 2.1 e precedenti, non saranno più disponibili a partire dal 4 gennaio 2022. A partire da questa data, il funzionamento dei dispositivi con questi servizi e software legacy legati alla connettività (sia Wi-Fi che di rete mobile) non saranno più garantiti”, ovvero non si assicurano più le funzionalità della trasmissione dati nonché quella telefonica e la messaggistica. Per dirla in poche parole, già dalla mezzanotte, potrebbero non funzionare più e chi ancora utilizza questi dispositivi deve accettare di rinunciarvi.
Il saluto dei pionieri
"Tutto inizia e tutto finisce, e a dirla così sembrerebbe tutto normale, come è normale che nella tecnologia le cose evolvano e alcune, cadano in disuso. Forse BlackBerry non è mai stato solo un dispositivo, è stato uno stile di vita, una vita veloce e connessa a cui oggi siamo abituati, ma che prima della "mora" non era così scontata, forse nemmeno immaginabile; allora grazie Blackberry, per tutto quello che hai fatto per migliorare il mondo, anche quello che non sentivi proprio tuo, e grazie per averci reso ‘always on’ proprio nel momento in cui se n'è sentito il bisogno”, ci racconta Stefano Forzoni, fondatore di BBworld.info, sito che tra il 2006 e il 2013 ha rappresentato la “Bibbia” degli appassionati in Italia.
Insomma, sarà impossibile cancellare il ricordo di questa esperienza. BlackBerry se ne va lasciando il proprio nome come sinonimo di “telefono cellulare aziendale”. Nei prossimi decenni la sua immagine - al contrario di altre storie nel mondo della telefonia - non scomparirà, anzi. Innumerevoli film e video vedono protagonisti i suoi dispositivi nelle mani di impiegati e manager di aziende di tutto il mondo. Anche perché se oggi sembra normale inviare email e navigare su Internet mentre siamo in mobilità, è anche (e soprattutto) merito di chi ci ha creduto per primo.
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