redazionale
Leonardo è già pronta per il futuro
I tre pilastri del percorso strategico del Gruppo: rafforzare ulteriormente il business e le attività core; rendere l’organizzazione più moderna e flessibile per cogliere le sfide del nuovo decennio e adottare modelli di business innovativi e più efficaci; innovare creando nuove tecnologie e nuovi mercati high-tech
Da un lato, il settore dell’Aerospazio Difesa & Sicurezza (AD&S) dove opera, caratterizzato da processi di trasformazione di elevata complessità e da un sempre maggiore livello di competizione. Dall’altro, un contesto macro internazionale che, dallo scoppio della pandemia, ha subito una profonda modifica rispetto agli equilibri preesistenti. Al centro, la responsabilità di disegnare il futuro di una azienda che impiega oltre 50mila risorse nel mondo, delle quali oltre 31mila in Italia, trainando una filiera presente in 77 paesi e composta da 11mila aziende, di cui oltre 4mila sono italiane. Stiamo parlando di Leonardo, l’azienda tra i leader mondiali nel settore AD&S, e della sua rinnovata visione strategica, proiettata ai prossimi 10 anni e oltre, che il Gruppo nel 2020 ha definito all’interno del piano strategico “Be Tomorrow 2030”.
“Leonardo, nel 2030, sarà un’azienda solida, globale e driver dell’innovazione”, spiega Enrico Savio, Chief Strategy & Market Intelligence Officer di Leonardo, “in grado di adattarsi con la necessaria flessibilità alla mutevolezza del contesto di riferimento, facendo leva sulle proprie competenze tecnologiche, sul capitale umano e intellettuale”. Tre sono quindi i pilastri del percorso strategico del Gruppo: rafforzare ulteriormente - Strengthen Our Core - il business e le attività core, anche attraverso un portafoglio di attività più focalizzato e omogeneo; rendere l’organizzazione più moderna e flessibile - Transform to Grow - per cogliere le sfide del nuovo decennio e adottare modelli di business innovativi e più efficaci; innovare - Master the New – creando nuove tecnologie e nuovi mercati high-tech.
A 24 mesi dal lancio del piano, è possibile effettuare un primo consuntivo del percorso che Leonardo ha saputo intraprendere nella sua esecuzione, ricordando come l’azienda guidata da Alessandro Profumo abbia evidenziato, a fine 2021, una crescita del 4% negli ordini e del 5,4% nei ricavi, saliti rispettivamente a 14,3 e 14,1 miliardi di Euro, e di quasi il 20% nell’EBITA, balzato ad oltre 1,1 miliardi di Euro, rispetto al 2020. Partendo dalla direttrice Strengthen Our Core, Leonardo ha rafforzato il proprio posizionamento sui mercati tramite una mirata campagna di M&A, con le acquisizioni, e successive integrazioni, di Vitrociset e GEM, nel settore elettronica domestico, della tedesca Hensoldt, nell’elettronica europea, dell’austriaca Kopter, negli elicotteri, e tramite il recente deal negli USA dove la controllata statunitense Leonardo DRS e Rada Electronic Industries hanno siglato un accordo per la fusione di Rada in Leonardo DRS, con automatica quotazione di quest'ultima al Nasdaq. Sul fronte dei programmi internazionali, Leonardo è stabile partner del team Tempest, il “sistema di sistemi” di nuova generazione che consentirà di affrontare le future sfide della difesa comune, partecipa al Programma Eurodrone e ha aderito a Gaia-X, l'iniziativa per la costruzione di un cloud paneuropeo.
Passando alla seconda area, Transform to Grow, “abbiamo inserito, negli ultimi 24 mesi, nel nostro organico 6.700 nuove risorse, ristrutturato e rilanciato il business delle Aerostrutture”, ricorda Savio, “sviluppato appieno il programma LEAP dedicato alla nostra supply chain che, in Italia, rappresenta il fulcro di un ecosistema che occupa oltre 126 mila persone e genera 10,4 miliardi di euro di valore aggiunto e istituito, grazie ad una partnership con l’Aeronautica Militare, la International Flight Training School (IFTS) per fornire servizi di addestramento avanzato”. I principali traguardi tecnologici raggiunti nell’esecuzione del Piano riguardano il lancio della piattaforma X-2030, in grado di garantire una superiorità informativa, e una nuova proposta di offerta trasversale in ambito Global Monitoring, basata su piattaforme innovative per supportare Enti governativi coinvolti nel continuo monitoraggio/sorveglianza del territorio nazionale e, in particolare, delle infrastrutture critiche e delle risorse fondamentali.
Venendo alla direttrice Master the New, “abbiamo definito il Master Plan 2030 per l’innovazione e la trasformazione digitale, avviato il network dei Leonardo Labs, ad oggi sono undici i laboratori attivi”, sottolinea il manager, “lanciato il nostro supercomputer davinci-1, tra i più potenti HPC del settore AD&S a livello globale, e inaugurata la Cyber & Security Academy, centro di alta formazione per permettere agli operatori di formarsi e qualificarsi in materia di sicurezza”. Sulla frontiera dell’innovazione, Leonardo è partner tecnologico del progetto Skydweller, primo drone alimentato a energia solare con persistenza in volo illimitata e capacità di carico significativa, e continua ad effettuare investimenti strategici in attività di R&S - rispetto all’anno precedente, nel 2021 gli investimenti in R&S sono stati incrementati a quota a 1,8 miliardi di Euro, pari al 13% dei ricavi 2021 - con particolare attenzione ai settori cloud computing, intelligenza artificiale, materiali innovativi e sistemi autonomi intelligenti.
“Nei prossimi anni, dovremmo essere sempre più rapidi e decisi nell’execution del Be Tomorrow 2030, perché stiamo assistendo al crescente ingresso di nuovi player provenienti da Paesi che non disponevano tradizionalmente di un’industria AD&S”, fa notare Savio, “a cui si aggiungono operatori provenienti da settori adiacenti del mondo civile e commerciale che dispongono di competenze consolidate su tecnologie innovative, come IA e Quantum Computing, in grado di influenzare i rapporti di forza e le dinamiche tradizionali del settore AD&S”. In tale contesto, caratterizzato da un aumento della complessità, “Leonardo, in qualità di leader industriale e tecnologico, mira, a contribuire all'indipendenza e all'autonomia digitale paneuropea, sostenere la sovranità tecnologica come condizione essenziale per lo sviluppo del Paese, promuovere un rinnovato approccio alla sostenibilità in termini di innovazione tecnologica e di processo, ispirato agli SDGs e alle linee guida del Green Deal europeo”, conclude Savio, “e sviluppare nuove competenze per rispondere alle sfide poste dalla complessità dell'era digitale".
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