cavallino di razza
Non chiamatela Suv: la nuova Purosangue ha quattro porte ma l'anima è Ferrari
La nuova creatura di casa Maranello è un’auto sportiva dalle grandi prestazioni: 12 cilindri e 725 cavalli capaci di superare i 310 chilometri orari. La differenza dal passato? Non vi farà venire il mal di schiena ogni volta che uscite dall’abitacolo
La Ferrari che non c’era ha quattro porte, quattro posti e i sedili posteriori completamente ribaltabili. Però non chiamatelo Suv perché si guida come una Ferrari. Secondo il dizionario il Suv è un “Autoveicolo con caratteristiche intermedie tra un fuoristrada (distanza dal suolo rialzata, trazione integrale, peso e cilindrate elevate) e un’automobile (comfort, assenza di ridotte, pneumatici strada)”. Proprio quello che sembra il Purosangue.
Sembra. Perché a guardarlo meglio e a sentire i racconti dei tecnici che lo hanno progettato, è soprattutto una vera Ferrari, un’auto sportiva dalle grandi prestazioni che però non vi farà venire il mal di schiena ogni volta che entrate o uscite dall’abitacolo. Un’auto a guida alta con tanto spazio davanti, dietro e addirittura nel bagagliaio dove, abbattendo i sedili posteriori, ci potete quasi trasportare un letto.
“Il Purosangue è un’auto sportiva che inaugura un nuovo segmento. È qualcosa di nuovo, qualcosa di unico che permetterà al nostro Brand di crescere ancora”, spiega Benedetto Vigna, il nuovo Ceo della Casa di Maranello. Un’auto dura e pura con un nuovissimo 12 cilindri aspirato da 6496 cc capace di erogare 725 cavalli e superare i 310 orari. In un momento in cui la mobilità va spedita verso l’elettrificazione, la Ferrari fa la scelta opposta. E la difende: “Non so che cosa accadrà da qui al 2035, si leggono tante cose – aggiunge Enrico Galliera, Senior Vice President direzione commerciale e marketing - non so se davvero verrà vietata la vendita di auto con motorizzazioni termiche, intanto noi abbiamo deciso di accontentare i nostri clienti che ci chiedevano un’auto con un 12 cilindri”.
Perché da quello che emerge parlando con i manager del Cavallino questa è una Ferrari voluta dai clienti. “Quando mi è capitato di entrare nel garage di qualcuno dei nostri clienti più affezionati – racconta Galliera - mi facevano vedere le Ferrari che avevano e poi un Suv per spostarsi con la famiglia. Se anche la Ferrari facesse una macchina per potermi muovere coi figli o gli amici…”. Eccoli accontentati con la prima Ferrari a quattro porte e quattro sedili della storia.
Enzo Ferrari amava le Ferrari 2+2. Erano quelle che lui usava più frequentemente. Ma fu proprio lui a bloccare la produzione della Ferrari a quattro porte che Pininfarina aveva pensato e prodotto in esemplare unico. Non sarebbe stata una Ferrari. Anche Sergio Marchionne quando presentò il suo ultimo piano industriale aveva escluso la produzione di un Suv. “A quei tempi – racconta Galliera – non eravamo in grado di progettare un’auto a quattro porte e quattro posti che potesse mantenere le caratteristiche di una Ferrari. Con il passare del tempo ci siamo riusciti, tanto che lo stesso Marchionne cominciò a ipotizzare la nascita di un Fuv, un Ferrari Utility Vehicle”. Quel Fuv è diventato Purosangue nel corso di un comitato di dirigenza nell’epoca Camilleri.
Quel Purosangue oggi è una realtà che ha già conquistato i clienti: più di duemila quelli che l’anno ordinato ancora prima di vederlo. A permettere di progettare Purosangue è stata la tecnologia. Le sospensioni attive del Purosangue sono un unico che consente di abbassare il baricentro in curva, mantenendo sempre il carattere sportivo dell’auto. “Si guida come una sportiva Ferrari, ma si entra e si esce con un grande facilità. Sarà la mia Ferrari di tutti i giorni”, confessa Piero Ferrari, il figlio del Drake, vicepresidente della Casa, uno dei pochi che hanno avuto il piacere di guidarla sui colli attorno a Maranello.
Purosangue è lungo 4973 mm, alto 1589 mm, largo 2028 con un passo di 3018 mm e un peso a secco di 2033 kg. Curioso in una scheda tecnica Ferrari trovare la capacità del bagagliaio (100 litri) e il suo volume (473) con sedili abbattuti. Un’auto ingombrante se pensate che la Ferrari Roma è lunga 4656 mm e pesa 1472 kg. Ma un’auto che la sapienza stilistica di Flavio Manzoni rende leggera, filante e mai sfacciata. L’Urus di Lamborghini, il Suv che si avvicina di più a Purosangue, spinto da un 8 cilindri biturbo da 650 cavalli, è lungo 5112 mm, alto 1638, largo 2016 e con un passo di 3003.
L’apertura della porta posteriore controvento permette di ammirare un abitacolo lussuoso e spazioso. Flavio Manzoni lo chiama effetto panoramico. Chi scrive supera il metro e novanta di altezza e vi assicura di essersi comodamente seduto sia al posto di guida che in quello dietro. (“Abbiamo scelto di avere quattro posti e non cinque per avere due sedili e non una panchetta posteriore. Con i due sedili anche chi siede dietro ha la sensazione di essere su una Ferrari”, spiegano a Maranello). “Quella di avere le porte posteriori che aprono controvento – spiega Manzoni - è stata la scelta perfetta perché può fornire un ottimo ingresso e uscita dall’auto. Per mantenere il passo più corto possibile in modo da aumentare la sportività, le emozioni di guida e le prestazioni della vettura dovevamo evitare di avere un portellone posteriore troppo lungo e quindi un'auto troppo lunga”. Il colpo d’occhio è notevole. Apri le porte ed entri nel mondo Purosangue dove non ti accolgono schermi giganti grandi come televisioni, ma tutto è discreto e funzionale.
Il prezzo è all’altezza di una Ferrari unica: 390 mila euro per la versione senza personalizzazioni (ce n’è anche una con il tetto in vetro elettrocromico). Non sarà un’auto da grandi numeri. “Anche se potremmo venderne un numero enorme, non andremo oltre il 20% dei nostri volumi (11.155 le auto vendute nel 2011)”. Il che significa 2000/2500 Purosangue all’anno. Chi l’ha ancora ordinata rischia di aspettare un paio d’anni, intanto dovrà accontentarsi delle Ferrari che ha in garage, perché prima verranno soddisfatti i clienti storici. Anche per evitare speculazioni.