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Non solo treni fermi e aerei a terra. Così un bug ha mandato in tilt i computer di mezzo mondo

Andrea Trapani

Un aggiornamento rilasciato da CrowdStrike sui sistemi Windows ha fermato l’operatività di centinaia di migliaia di aziende e la logistica di persone e merci

Chi ha vissuto i primi anni di affermazione del sistema operativo Windows non può che sorridere nel vedere che gran parte del mondo si trova bloccato davanti al famigerato errore all’avvio del proprio pc. Potremmo continuare a sorridere se il problema in questione avesse colpito solo l’utenza consumer, in realtà la giornata odierna – sebbene non sia ancora noto la scala globale del bug – ha colpito chiunque, dalle stazioni televisive ai collegamenti di trasporto fino alle banche e a mille altri servizi della nostra quotidianità.

In queste ore di disagi c’è solo una buona notizia: non si tratterebbe di un attacco hacker. La cattiva notizia è che, come spesso accade, si è scagliata su Microsoft una “tempesta perfetta” capace di fermare l’operatività di centinaia di migliaia di aziende e la logistica di persone e merci.

 

L’informatica di ieri e i problemi di oggi

Le generazioni che stanno davanti al computer “da sempre” hanno un ricordo molto vivo dello schermo blu all’accensione: significava che c’era un errore e non si poteva fare molto per evitarlo, se non era grave si riaccendeva il computer altrimenti si ricorreva all’assistenza. Una situazione quasi impensabile oggi che non si è più abituati a spegnere il proprio dispositivo grazie all’affermazione di sistemi operativi assai più maturi e alla mobilità di massa.

Stiamo 24 ore al giorno online per mille motivi, uno su tutti è l’affermazione del cloud per ogni esigenza o quasi. I servizi cloud sono stati una panacea per molte grandi organizzazioni, invero anche per le più piccole, in quanto permettono di avere un sistema fuori dalla propria azienda che garantisce l’accesso alle comunicazioni e l’operatività in tutto il mondo. Tutto bene fino a quando non colpisce sistemi diffusi e complessi come quello di Azure: già dalle prime ore della giornata la situazione sembrava seria, la stessa Microsoft - come anticipato già da Reuters - aveva subito segnalato problemi in tal senso nelle regioni centrali degli Stati Uniti, che hanno avuto un impatto significativo sulle operazioni di diverse compagnie aeree. Da lì però i problemi si sono diffusi a macchia d’olio. Non è la prima volta che un problema del genere condiziona a catena i servizi Microsoft: già a gennaio dello scorso anno le ripercussioni riguardarono Teams, Outlook e Xbox Live. Stavolta i problemi sono visibili anche all’esterno, quindi non solo le applicazioni usate a lavoro e a casa, con disagi e cancellazioni in numerosi scali aeroportuali e rete ferroviarie con alcune situazioni arrivate fino al blocco totale come quella di Sidney o di alcune low cost statunitensi.

 

Il bug all’origine del problema

Non mancano le segnalazioni dei computer che non si accendono, la rete ne è invasa. Nell’infinito ecosistema Microsoft, un servizio di terze parti, nello specifico un aggiornamento rilasciato da CrowdStrike – uno dei fornitori di cybersecurity più importanti al mondo – non permette il corretto avvio dei sistemi a causa di un bug. “Siamo a conoscenza di segnalazioni di arresti anomali su host Windows relativi al Falcon Sensor, i nostri team tecnici stanno lavorando attivamente per risolvere questo problema”, ha scritto CrowdStrike in un avviso pubblico rilanciato su Reddit in piena notte californiana. Un problema che però, grazie al fuso, sta mettendo letteralmente in ginocchio l’operatività sugli altri mercati. Se vedete che oggi qualcosa non funziona, per una volta potrebbe non essere colpa vostra. Una piccola rivincita.

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