Editoriali
Meta toglie spazio alla propaganda di Mosca
Il canale russo Rt ha risposto al blocco dalle piattaforme con quello che sa fare meglio: “Troveremo le crepe”
Lunedì Meta, la società proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato il blocco di alcuni media statali russi come Rt – che fino a qualche anno fa si chiamava Russia Today – e Rossiya Segodnya per “attività di interferenza straniera”. Soltanto pochi giorni fa gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di aver messo in atto un piano per interferire nelle elezioni presidenziali di novembre attraverso una campagna di disinformazione a favore di Donald Trump, poi il segretario di stato americano Antony Blinken ha annunciato nuove sanzioni affermando che le attività di Rt dovrebbero essere trattate come operazioni di intelligence segrete “volte a minare le elezioni e la democrazia americana, che funzionano come il braccio operativo dell’apparato di intelligence russo”.
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha definito la mossa di Meta “inaccettabile”, che complica le “prospettive di normalizzazione” delle relazioni di Mosca con la società. E’ dall’inizio della guerra in Ucraina che il Cremlino ha bloccato l’accesso a Facebook e Instagram in tutto il paese, e già da tempo si parla di un possibile divieto anche di WhatsApp – che ora si fa più concreto. Per Meta era diventato ormai impossibile ignorare l’esercito sempre più numeroso di professionisti della disinformazione che lavora nei media di stato e s’infiltra quotidianamente sulle sue piattaforme – prima di lunedì Rt aveva 7,2 milioni di follower su Facebook e 1 milione di follower su Instagram. “L’armamento russo della disinformazione per sovvertire e polarizzare società libere e aperte si estende a ogni parte del mondo”, ha detto Blinken, e la stessa Rt ieri non ha nascosto i suoi obiettivi, commentando la mossa di Meta come la diretta conseguenza del blocco di due anni fa e rispondendo così: “Non preoccupatevi, dove chiudono una porta e poi una finestra, i nostri ‘partigiani’ (o, nel vostro gergo, guerriglieri) troveranno le crepe per strisciare”.