Foto LaPresse

Investimenti e formazione

Credere in un'IA europea: il modello francese

Mauro Zanon

All’AI action summit di Parigi la Francia si propone come locomotiva per una intelligenza artificiale “frugale”: trasparente, etica, sostenibile. Il piano ambizioso di Macron e il suo record di start-up

Parigi. Una terza via è possibile tra Stati Uniti e Cina per un’IA ambiziosa, ma responsabile, che metta al centro l’essere umano: un’“IA frugale”, secondo le parole dell’Eliseo. La Francia si propone come locomotiva d’Europa in materia di intelligenza artificiale accogliendo a Parigi l’AI Action summit for global AI governance (10-11 febbraio), terza tappa di un percorso iniziato nel 2023 a Bletchley Park, nel Regno Unito, con l’AI safety summit, e proseguito lo scorso anno con l’AI Seoul summit, in Corea del sud. Pesi massimi del settore tecnologico e leader politici da più di cento paesi, tra cui il primo ministro indiano, Narendra Modi, e il vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, si sono riuniti sotto la cupola del Grand Palais per affrontare la questione cruciale della governance globale dell’IA, alla ricerca di un equilibrio tra innovazione e regolamentazione, ma anche per esaminare le opportunità dell’IA in settori come sanità, istruzione, ambiente e cultura.

   

                  

“Stiamo vivendo una rivoluzione tecnologica e scientifica come raramente si è vista”, ha dichiarato su France 2 Macron domenica sera, alla vigilia del summit. “Francia e Europa devono cogliere questa “opportunità” perché l’IA “ci permetterà di vivere meglio, imparare meglio, lavorare meglio, curare meglio, e sta a noi mettere questa intelligenza artificiale al servizio dell’umanità”, ha aggiunto l’inquilino dell’Eliseo. La prima cosa da fare in quanto europei? “Investire, investire, investire”, ha affermato il presidente francese, sottolineando l’importanza per l’Unione europea di recuperare il ritardo accumulato nello sviluppo dell’IA.

 

La Francia, in questo senso, è un modello da seguire per gli altri partner europei, come ha sottolineato in un editoriale sul Monde Sam Altman, ceo di OpenAI, tra le aziende più influenti nel settore dell’IA, proprietaria di ChatGpt, e con un valore di mercato stimato di 157 miliardi di dollari. “Un recente rapporto di France Digitale ha rivelato che la Francia ha più di 750 start-up di IA – un record nell’Europa continentale – e che queste aziende hanno raccolto più di 13 miliardi di euro. La Francia ha dimostrato che lo sviluppo dell’IA  è accompagnato da una crescita economica: il settore dell’IA ha già creato 36.000 nuovi posti di lavoro in tutto il paese e altre migliaia di posti sono in prospettiva”, ha scritto Sam Altman, presente al vertice internazionale di Parigi assieme a Sundar Pichai, amministratore delegato di Google, Yann LeCun, direttore della ricerca sull’intelligenza artificiale presso Meta AI, e Arthur Mensch, ceo di Mistral AI.

 

Quest’ultima è uno dei fiori all’occhiello della start-up nation macroniana, di un ecosistema dinamico e in costante crescita che ha permesso alla Francia nell’ultimo anno di passare dalla tredicesima alla quinta posizione nel Global AI Index. Appartiene infatti a Mistral AI l’assistente AI più veloce del mondo, Le Chat, con una performance pari a 1.100 token al secondo, ossia 10 volte più rapida di modelli popolari come ChatGPT 4o, Sonnet 3.5 e DeepSeek R1. “Scaricate ‘Le Chat’ che è fatta da Mistral, piuttosto che ChatGpt, che è fatta da OpenAI”, ha detto Macron durante il suo intervento a France 2, rivolgendosi ai francesi e più in generale agli europei. Il gruppo automobilistico italo-francese Stellantis, la scorsa settimana, ha stretto un accordo strategico proprio con Mistral AI per integrare l’intelligenza artificiale in diverse aree, dalla progettazione dei veicoli alle esperienze a bordo vettura (ieri, nel quadro del summit, il presidente di Stellantis, John Elkann, ha dialogato con il ceo di Mistral AI, Arthur Mensch, sulla nuova partnership). Macron, domenica sera, ha annunciato soprattutto i nuovi maxi investimenti che consentiranno alla Francia di confermarsi come uno dei protagonisti mondiali nel settore dell’IA: 109 miliardi di euro nei prossimi anni, la maggior parte dei quali resi possibili da capitali stranieri.

 

“E’ l’equivalente di ciò che gli Stati Uniti hanno annunciato con ‘Stargate’. E’ lo stesso rapporto”, ha detto il capo dello stato francese, in riferimento al piano per l’IA del presidente americano, Donald Trump, che ha ufficializzato un investimento di 500 miliardi di dollari. Tra i progetti di punta del piano francese c’è il finanziamento di 30-50 miliardi di euro da parte degli Emirati Arabi Uniti per un campus di IA con un mega data center, che sarà il più grande d’Europa, e l’impegno del fondo canadese Brookfield con 20 miliardi di euro per un altro data center a Cambrai, nel nord della Francia. Clara Chappaz, segretaria di stato con delega all’IA, ha annunciato che 35 siti sono già “pronti” ad accogliere i data center. Accanto alle infrastrutture, Macron punta alla formazione di 100 mila esperti nel settore attraverso quattro istituti interdisciplinari dedicati allo studio e allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tra gli annunci più importanti del summit figura il lancio dell’iniziativa Current AI, supportata da una combinazione di attori pubblici e privati, e con la partecipazione di paesi come Francia, Germania, Cile e Marocco. Il progetto, che mira a promuovere un’IA  più trasparente e  sicura e a sviluppare sistemi di valutazione dell’impatto sociale e ambientale di questa tecnologia, ha già raccolto impegni finanziari per un totale di 400 milioni di dollari, con l’obiettivo di raggiungere 2,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.

 

“L’IA è anzitutto una formidabile rivoluzione tecnologica e scientifica al servizio del progresso”, ha detto ieri Macron nel discorso di chiusura della prima giornata del vertice. “L’IA porterà molte rivoluzioni, molte cose, ma la creatività rimarrà umana”, ha aggiunto, sottolineando che gli assistenti IA “ci permetteranno di muoverci più velocemente, ma non ci porteranno a rinunciare al mondo in cui crediamo. Continueremo a proteggere i nostri bambini e a sviluppare i nostri valori”. Ma la Francia, come l’Europa, devono “sincronizzarsi con il resto del mondo”, ha affermato Macron. L’ex primo ministro italiano, Mario Draghi, nel suo rapporto sulla competitività dell’Ue, aveva messo in guardia dal “divario di innovazione” con gli Stati Uniti e la Cina, sottolineando che si tratta di una “sfida esistenziale” per il continente europeo. Tra i colossi americani e le aziende cinesi come DeepSeek, che sviluppano modelli IA competitivi e a basso costo, l’Europa prova a trovare la sua strada ambiziosa e sostenibile. Macron lo ha scritto ieri su X: “La Francia crede nell’IA”.