È morto Paolo Limiti
Il celebre paroliere e conduttore televisivo è morto nella sua casa di Milano. Aveva 77 anni
Paolo Limiti è morto nella sua casa di Milano all'età di 77 anni a causa della malattia che lo aveva colpito l'estate scorsa. Nato proprio nel capoluogo lombardo l'8 maggio 1940 – padre che lavorava alla Pirelli e mamma siciliana – il conduttore televisivo e paroliere negli anni è stato tra i più apprezzati personaggi dello spettacolo italiano. Autore di diversi testi di Mina, da “Bugiardo incosciente” a “La voce del silenzio”, collaborò anche con Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Loretta Goggi, Al Bano e Romina Power e Mia Martini.
Nel 1968 entrò alla Rai grazie a un'intuizione di Luciano Rispoli (altro volto tv da poco scomparso) come autore musicale e televisivo, riscuotendo grande successo con il "Rischiatutto" di Mike Bongiorno. Dapprima autore e produttore televisivo, si fece conoscere e apprezzare dal grande pubblico negli anni Novanta conducendo programmi come “E l’Italia racconta e “Ci vediamo in tv”, programma di "amarcord" in cui si rievocavano i grandi personaggi della tv e di Hollywood. Tra i personaggi cult legati alla sua tv il cagnolino irriverente Floradora e la Marilyn italiana Justine Mattera, poi diventata sua moglie. Su Rai 2, invece, il successo ha il nome di “Supersera” e del “Paolo Limiti Show”. Nella stagione 2004-2005 arrivò a condurre “Domenica in” al fianco di Mara Venier. Proprio la Venier è stata tra le prime a rivolgergli un pensiero: “Ciao Paolo, quanto bene ci siamo voluti, quanto mi mancherai”.
Commosso anche il ricordo di Justine Mattera, showgirl americana che proprio Paolo Limiti fede debuttare in televisione nei suoi programmi prima ancora che nei musical “Victor Victoria” e “A qualcuno piace caldo”.
Le ultime apparizioni di Limiti in tv erano state nel 2010 con Minissima, tributo alla "tigre di Cremona", nel 2012 con "E state in tv con noi" e in una rubrica su La 7 all'interno di un programma di Cristina Parodi. L'estate scorsa ad Alassio aveva scoperto di avere un tumore.
Politicamente corretto e panettone