Guardare #Sarannoisolani e pensare: Dino Risi, dove sei?

Manuel Peruzzo

Dieci personaggi in cerca di visibilità sperduti in un bosco della Maremma. Da Federico “uomo alpha” a Deianira che “va forte sul web”. Tutti sognano un posto sull'isola della Marcuzzi

Da settimane Cristina Plevani dà interviste spiegando la scelta coraggiosa: un part-time da cassiera. Ha vinto la prima edizione del Grande Fratello e secondo alcuni questo doveva aprire le porte al mondo dello spettacolo. Si sono aperte e si sono chiuse, con lei rimasta fuori, nella sua Iseo a far la bagnina e a tatuarsi (il corpo invidiabile). Troppo noiosa per reggere l'attenzione del pubblico. Oggi può capitare di trovarsela in cassa. Quante volte è successo l'inverso con chi ha avuto la fortuna di trovarci una giovane Frances McDormand che probabilmente diceva “sono chiusa, vada alla otto”, per poi darsi al cinema, al teatro, ai premi: questione di talento. Anche se Plevani la mette sul piano della libertà, per poi aggiungere che se ci fosse un posto in tv lei ci andrebbe. Ma in tv oggi ci va chi una visibilità ce l'ha già: espressa in visualizzazioni.

 

 

#Sarannoisolani è l’hashtag che dà il nome al web reality in cui dieci concorrenti –, selezionati tra influencer, blogger e gente con un mutuo da pagare –, si trovano senza acqua luce e gas a litigare in un bosco della Maremma, cercando di rimanere vivi.  Sono dieci personaggi in cerca di visibilità, pagata (o di una comparsata televisiva nella speranza di promuovere sconti sulle lavatrici nei centri commerciali). Si vota online. I tre superstiti finiranno sull'Isola vera, quella con la Marcuzzi, in televisione. Mediaset sfrutta e alimenta il buzz per far pubblicità al programma sulle piattaforme social; loro sfruttano il programma per alimentare la propria visibilità. A costo di sembrare uno di quelli che parlano come Fedez tocca ammettere che un tempo si facevano milioni, oggi si fanno milioni di visualizzazioni. O si muore tentando. Alcuni riescono a convertirli in denaro (come i The Show, gli youtuber che conducono), altri (la maggior parte) no.  

 

Primo giorno: il quarto d’ora di visibilità (di ciascuna puntata)

Il gruppo viene scaricato in un bosco che sembra essere dove si trovano i cadaveri a Chi l’ha visto. Ci sono i soliti indizi per l’occorrente alla sopravvivenza attraverso una prova d’abilità. Purtroppo a decifrarli è Federico, il Forrest Gump del gruppo: sbagliano percorso ma arrivano miracolosamente al palo nella sabbia, istintivamente Federico fa la cosa sbagliata e lo lancia a metri di distanza. Peccato che il palo stava a indicare dove scavare. Si parte male.

 

 

Federico vuole fare l’uomo alpha ma è il tipico marito che non è in grado di fare la spesa se non è al telefono con la moglie. Risultato: non trova i sacchi e gli tocca scorticarsi le mani scavando la sua fossa, mentre le donne del gruppo lo rimproverano per tutto il tempo. Il suo corrispettivo femminile, Deianira, una Tina Cipollari che non ce l’ha fatta. Deianira va “forte sul web” con dei video di satira sociale in cui urla in dialetto e ripete ossessivamente il tormentone “tuttapposto?”, e così ci si assicura il pubblico forte di Canale Cinque. Litiga subito con Federico Gump, e con metà del gruppo. Regnerebbe la pace se solo Deianira avesse con sé un dizionario, infatti una concorrente blogger-scrittrice-dadaumpà, tale Anna Adornato (una specie di Droopy sotto valium col mito degli anni cinquanta), le dà della soverchiante e Deianira pensa le abbiano insultato la madre.

 

Tra i dieci, Barbara, la milf naturopata, l’unica in grado di comporre un puzzle. Grazie a lei trovano le riserve di riso, i sacchi a pelo e dei fiammiferi per accendere il fuoco. L’unica in grado di ferirsi alla testa da sola è Deianira (sappiamo chi è il personaggio preferito dal pubblico) che fa risparmiare fatica e avvocati al resto del gruppo. Si riprende subito e inizia a rompere. Ogni tanto inquadrano Franco, pugile a riposo, o che ne ha appena mangiato uno, che sembra lì per caso anche se nella scheda di presentazione prometteva d’essere “pronto a indossare i panni del leader trainante del gruppo”. L’unica cosa a cui è pronto è sedersi.

 

L’altro personaggio riflessivo è Valerio. Nel video di presentazione diceva d’essere monologhista, drammaturgo, dj e mental coach ma in realtà sembrava solo la drag queen di Cameron Diaz in Tutti Pazzi per Mary. Commenta tipo Scanzi il pessimo carattere dei wannabe naufraghi (è il tipico criceto che non s'accorge d'essere sulla ruota).

 

 

Secondo giorno: siamo già ai gattamortismi. 

Asia è una che parla come al ventesimo chupito, e che passa il tempo a fotografarsi il culo su Instagram o in posa tra i crostini del Just Cavalli. È la risposta a Chiara Ferragni se fosse nata povera e a Benevento. Per metà stripper (“io pubblico foto di capi che mi danno secondo il mio modo di essere e di fare, quindi la maggior parte delle volte sono nuda, sì”) e per l’altra metà gattamorta (ha studiato dalle suore). Infatti si immerge in acqua gelida con Francesco, che ha vent’anni ma sembra il fratello di Rita Pavone. Lui si definisce “blogger, aspirante regista, sceneggiatore e anche attore”, forte delle sue 142 visualizzazioni. Dalla presentazione di Francesco capiamo che a Molfetta non esiste il bullismo. È tipo Hulk senza muscoli: verde, ma con un grazioso cardigan ghiaccio scelto sicuramente per risaltare le spalle. Balla fino alle 5 o 6 del mattino in discoteca, cioè è quello che rimane sobrio per portare a casa gli amici a fine serata e tornare a casa a giocare a Warcraft.

 

A un certo punto c’è una prova di forza ginnica. Federico si lancia e sbaglia tutto, la produzione sadica fa vincere Deianira così scoppia un’altra lite che si conclude con “hai perso contro una donna quarantenne”, e lui si lamenta dei ferri nei piedi di antichi interventi chirurgici, ma la verità è che ha perso contro una quarantenne che detesta. Quando inevitabilmente tutti la nominano lei si difende con “giocano di strategia, sono la più forte sul web”. Dino Risi, dove sei?