L'Isola dei Famosi di Nino Formicola, l'unico con una storia da raccontare

Manuel Peruzzo

Il vincitore del programma condotto da Alessia Marcuzzi aveva detto che questi programmi, guardandoli da spettatore, gli sembravano una scemenza. Ma siamo sicuri che quello di Mediaset fosso solo un gruppo di gente in mutande?

Quando inizia la finale dell’Isola dei famosi e senti: "Il vincitore prima di battere gli altri vince se stesso" la prima cosa che pensi è che qualcuno se la tatuerà sul petto. Poi riconsideri il suffragio universale. Poi contestualizzi, ché mica puoi essere troppo snob. Capisci che sì, la droga, sì, i clisteri, sì, le liti sui compensi, sì, l’omofobia percepita, sì l’eterno tu-sei-falsa-io-sono-vera, lo sbrocco generale, i cattivi esempi, la moralina semplice, la retorica stracca ma poi, a lieto fine, serve il messaggio positivo per salvarsi la faccia e dire che nel trash c'è profondità e noi autori non siamo stati diseducativi e tu spettatore non hai perso tempo.

 

Si dice "quest’esperienza mi ha cambiato", anche quando non è vero. Tornando dall’Isola, Cecilia Capriotti ha vinto le sue crisi di panico spaccando cocchi e passeggiando sulla sabbia (un po’ come quella deputata cinque stelle che, dopo essere stata in malattia per quasi un anno per stress da lavoro, è guarita appena eletta). Filippo Nardi ha vinto il risentimento e ha perdonato il padre con una letterina nella sabbia. Alessia Mancini ha vinto tutto, sempre, troppo e ha capito che quella verso cui è più dura è sé stessa, e per capirlo s’è fatta odiare da chiunque e quando l’hanno fatta parlare coi figli abbiamo capito la situazione a casa: "Da adesso in poi la mamma può parlare e stare sempre con voi": cade la linea. Franco, non si sa. Eva Henger ha capito che non si oltrepassa la linea omertosa tracciata dalla produzione: tutti insistono sull’essere veri e poi quando una dice la verità si scopre che è traumatica, violenta, sbagliata (e allora decidetevi). Bianca Atzei ha vinto il fuoco: ha capito che il suo vero talento è essere ignifuga. Craig Warwick ha capito che Lady Diana gli aveva predetto che sarebbe finito all’Isola, poi è morta ed è diventata il suo angelo (Wanna Marchi per molto meno l’hanno messa dentro). Giucas Casella non ha capito niente. Chiara Nasti è stata cancellata dai ricordi. Nadia Rinaldi ha vinto dei follower sul proprio account Instagram. Rosa Perrotta, dopo aver passato metà dell’isola da sola o male accompagnata, ha vinto una proposta di matrimonio: l’hanno fatta sedere sul trono in diretta e hanno rifatto la versione Bossari-Lagerbäck da Boss delle cerimonie di Casoria, con un tale che si chiama Tartaglione e che siccome gli è mancata tanto s’è convinto (prevediamo il sottopancia fra un anno da D’Urso: "Crisi: mi ha abbandonata coi bambini, piena di debiti"); Amaurys, l’aspirante Walter Nudo, dopo aver perso Ballando con le stelle, Pechino Express e altri programmi ha capito che può perdere pure l’isola ma ha certamente vinto gli sguardi migliori di Mara Venier. Jonathan, il commesso che ti fa comprare un paio di pantaloni aderenti color sabbia da marchetta dicendoti che stai da dio, e tu gli credi, ha vinto la solitudine e gli auguriamo il posto di De Martino nella prossima edizione. Francesca Cipriani ha vinto il bullismo e ha spaccato Twitter con mille memi, ma non si leverebbe i tacchi neanche in barella e quando vede una telecamera torna a fare la bambola gonfiabile. Marco Ferri, Paola di Benedetto e Francesco Monte non hanno vinto niente ma sono abbastanza fighi da poter farsene una ragione. 

 

Alla fine però, l’unico con una storia da raccontare era Nino Formicola. Alessia Marcuzzi chiedeva ai naufraghi finalisti cosa avrebbero fatto una volta tornati a casa, Amaurys ci diceva che avrebbe "ammazzato la moglie" (confido nel fatto che cogliate in che modo intende farlo), e Bianca Atzei ci informava che avrebbe “spupazzato” i suoi cani (e lì abbiamo capito: la prima cosa che farà la Atzei è prendere il cellulare e spiare tutto ciò che è successo a Max Biaggi in questi mesi, lasciando lunghi vocali mai ascoltati). Ma era Nino ad avere qualcosa da fare tornando a casa. La sua è stata l’isola della rivincita. Aveva commosso tutti con una storia ad alto tasso d’empatia: ultra sessantenne con una carriera rispettabile alle spalle finita con la morte del partner Zuzzurro. Nino aveva detto che questi programmi, guardandoli da spettatore, gli sembravano una scemenza. Gente che litiga e si rende ridicola, affamati su un’isola per un po’ di visibilità. È il modo in cui ne scrivono i giornalisti sul Corriere quando si legge "in fondo si tratta di un gruppo di gente in mutande che litiga su pesci e cocchi". Sicuri?

 

E poi eccolo lì, a litigare tra fazioni, a commuoversi perché vede la compagna dopo tanto tempo, a fare prove ridicole. A giocare per davvero. E a capire che le liti in questo programma sono proprio come quelle nelle famiglie degli spettatori: una pentola non lavata non è quel che sembra, è solo un pretesto per tirare fuori inconciliabilità caratteriali, rancori, fastidi del vivere insieme, della vicinanza col prossimo, del ricatto emotivo. E riuscire a litigare e poi trovare un equilibrio, con gli altri e con sé. L’abbiamo visto aprirsi, raccontare che essere debuttante sessantenne non è bello, e piangere inconsolabile e un po' depresso, senza essere patetico. È quello che diceva di non voler vincere, di voler lasciare il posto a chi se lo merita, ma mica perché ci crede, è perché ha interiorizzato il mantra di Simona Ventura: essere umili paga. E alla fine il pubblico ha apprezzato la frivolezza di Cipriani, la parlantina di Jonathan, le lacrime della Atzei, la grinta di Amaurys ma ha premiato la rivincita simbolica di Nino. Un tempo avremmo recitato l'inno della mitomania: crederci sempre, arrendersi mai.

"Questa è stata l’edizione più seguita da quando è a Mediaset", dice la Marcuzzi. Simona Ventura faceva il doppio dello share Mediaset quand’era in Rai ma erano anche tempi in cui c’erano Antonella Elia e Carmen Di Pietro che "e tu perché sei famosa?", "Boh", e le liti erano manesche, e le madri dei concorrenti urlavano "salace e scorretta" alla presentatrice che replicava "io le mazzate le so dare", e difendeva il programma e gli autori e gli operatori e sapeva come usare il repertorio del "la gente qui lavora". Marcuzzi invece schiva le polemiche, saltella, sorride. A un certo punto fa irruzione Striscia la notizia, che già fa impressione, e Staffelli dà il tapiro alla Marcuzzi per il canna gate, quella cosa ridicola per cui sembra che un concorrente si sia fumato una canna come alle scuole medie di tutt’Italia, ed è passato per un tossico. Eva Henger è passata per una bugiarda. Quelli della produzione sono passati per corleonesi nascosti in un bunker. Lei, Marcuzzi, ha risposto imbarazzata, sperando che qualcuno arrivasse e le levasse di dosso Antonio Ricci senza conseguenze: "Non lo so, ho smesso di guardarvi". Ma poi ha aggiunto il passivo aggressivo: "Mi faceva troppo male". E ancora una volta: ciò che succede a telecamere spente è più interessante. E lì non capiamo se concedono tutto a Antonio Ricci perché montando il caso ha fatto guadagnare tutti, da Verissimo a Pomeriggio Cinque all’Isola stessa, o se, come ci suggerisce un’amica geniale, Ricci abbia fascicoli.

  

Un ringraziamento finale va a Mara Venier, grazie. I suoi "non c’ho capito niente", "Mi sono rotta", "Non ce la faccio più", e anche gli "Alessia, è tardi" erano i nostri. È riuscita pure a rendere simpatici Daniele Bossari e Stefano de Martino. Aveva il polso del paese, perché sta su Instagram e conta i like come noi. Subito imitata male da Nadia Rinaldi che s’è messa a fotografare Perrotta e Tartaglione, e poi Nino, il vincitore, come se fosse una parrucchiera romana e non una che lavora in tv, e infatti sul suo account Instagram ci sono solo selfie del suo faccione, mentre Mara ha le foto con le sartine, quelle di scena dove tagga i brand, e i video dietro le quinte. Perché, in fondo, a cosa serve essere famosi se poi non capisci cosa vuole il tuo pubblico?

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