Il vero scontro che aspettavamo al Grande Fratello Vip: Ilary vs Corona
Dell’intera puntata non si ricorda nulla e non si parlerà d’altro. Una resa dei conti finale. Ma quando un uomo alfa incontra una donna alfa, l’uomo Alfa è spacciato
Fabrizio Corona è quel genere di uomo che crede che per il solo fatto d’essersi messo nella condizione di chiedere scusa vada perdonato. Se sono qui, di fronte a te, e ti chiedo perdono, sono sincero. E se sono sincero ho automaticamente diritto a un condono tombale d’ogni stronzata. È il dramma di fare le cose col cuore, di sentirsi veri, di credersi bad boy intellettuali e poi tatuarsi frasi da smemoranda sul corpo. Viva la libertà su un orecchio, Non mi avete fatto niente sull’altro, che è il titolo della sua autobiografia in uscita. Ci aveva quasi convinto. Diceva di voler entrare nella casa del Grande Fratello Vip per chiedere scusa a Silvia Provvedi, la donna che ha detto di non aver mai amato (a Verissimo), per poi ritrattare (su Instagram, poi su Chi), e anticipare la sua verità (al Maurizio Costanzo Show, sulla web tv ILoft). Doveva solo sembrare autentico nel pentimento. Tutti, soprattutto quelli che fingevano di boicottare il programma, hanno girato curiosi su Canale 5. Ci aveva quasi convinto che lo spettacolo fosse quello, il falò di confronto, la resa dei conti finale con una donna che lo ha amato molto. E invece.
È entrato nella casa per scusarsi, è uscito litigando. Chissà quante foglie di lattuga toccate con le mani dai Ferragnez servono, in termini d’indignazione collettiva, per raggiungere lo stesso risultato. Chissà quanti aerei privati deve prendere Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis, per farsi odiare così. Chissà quante volte Stefano Gabbana deve scrivere su Instagram che non gliene frega niente di tutti noi, per raggiungere quel livello di fastidio che è il core business di Corona. Il quale ripete ovunque che morirà presto, che vivrà forse fino a cinquantacinque anni, ma il dubbio è che lo dica perché non s’immagina andare in giro in felpa col cappuccio a lungo, e vorrà fare il Tony Montana scappato dalla banlieue finché regge nella parte senza sembrare Ivan Cattaneo in discoteca. A un certo punto bisogna crescere, prendersi le proprie responsabilità, dimostrare coi fatti quello che si è, gli ripetono tutti. Il problema è quel che uno ha scelto di essere. E il suo dialogo con Silvia Provvedi sembrava uscito da Batman Begins, quello in cui Bruce Wayne dice “Io dentro ho qualcosa di più” e Rachel gli risponde “Sì, forse dentro di te sei rimasto lo stesso ragazzo di una volta ma non è tanto quello che sei quanto quello che fai che ti qualifica”. E no, non sto dicendo che Fabrizio Corona è un supereroe ma sicuramente vive come tale. E come tutti i personaggi forti, per fortuna che c’è, o non avremmo nulla da vedere.
La misura del suo successo saranno pure i soldi ma la misura dell’insuccesso sono le donne. Nina Moric, Belén Rodriguez, Silvia Provvedi. La strada dell’insuccesso umano è lastricata di donne. L’odio che una parte del paese ha nei suoi confronti non è che la conseguenza del modo in cui vive le sue relazioni pubblicamente. Non sono tanto, o solo, le complicate vicende giudiziarie, in cui fa la parte fissa del perseguitato. Siamo il paese che si divide tra la rivincita sullo stronzo e quelli che ti urlano “sei un grande” perché ti sei fatto un nuovo tatuaggio, magari sul collo, con scritto “Maurizio maestro mio”, perché sei al Maurizio Costanzo Show (e mentre Simona Ventura si avvicina e ti legge come una multa, Belen chiosa serafica “Ecco la prima paraculata della serata”). Così abbiamo guardato la sua entrata al GF VIP non per sapere cosa avrebbe detto lui, che ha parlato tanto e ovunque, ma per scoprire cosa gli avrebbe detto lei. Silvia. Quella che in questa storia fa la comparsa pur essendo protagonista. E mentre lui le dice che è sincero, che è vero, che c’è un motivo a tutto, lei glielo suggerisce: è che è uno stronzo.
Ma il vero scontro è iniziato dopo. A un uomo forte serve una donna forte. È iniziato quando Ilary lo ha fatto uscire e gli ha detto “fermati un attimino che ti devo dire una cosa”, con lo sguardo del gatto che spinge il topo all’angolo. Qui parte uno di quei momenti che è il compro oro di un reality: un litigio autentico. Dell’intera puntata non si ricorda nulla e non si parlerà d’altro. Una resa dei conti finale. Forse Gabriele Parpiglia, uno degli autori, ci ha pensato solo recentemente a quest’incontro, Ilary ci ha messo 13 anni, facendo sembrare il Conte di Montecristo, Arya Stark e Emily VanCamp tre dilettanti. Fabrizio Corona non se lo aspettava. Era impreparato alla furia gelida di una donna vendicativa che non lo ha mai amato, e sulla quale non poter usare alcun fascino. Prima lei lo ha fatto arrabbiare, ricordandogli che se lui parla è perché lei gliene dà la possibilità, e che non è mai esistito alcun veto nei suoi confronti, poi gli dà del caciottaro e del fabbricatore di storie, proprio come fece tredici anni fa. A un certo punto lui sbotta “ti dà fastidio essere stata tradita a un mese dal matrimonio? Vuoi sapere com’è andata quella storia?”.
Facendola molto breve, Corona tredici anni fa s’è fatto pagare per non vendere ai giornali foto in cui Totti la tradiva. Solo che quando un uomo alfa incontra una donna alfa, l’uomo Alfa è spacciato: “Noi siamo andati avanti, sei tu che sei rimasto indietro” replica Ilary, e lui spara una serie di cose che non si sentono perché l’audio va e viene, tra cui “perché io quello che dico lo dico col cuore”, e lei prende la cazzuola “è facile venire qui e chiedere scusa, ti devi prendere la responsabilità di quello che dici”. In fine Ilary, sganciando la betoniera, conclude con una frase che, se Fabrizio Corona avesse un angolo del corpo libero, potrebbe tatuarsi: “Lo show quando inizia e quando finisce lo decido io, e ti ho detto tutto. E quello che sei lo ha capito tutt’Italia”. Lo abbiamo capito. È il modo in cui ha lasciato il segno nella tv.
Politicamente corretto e panettone