Il potere di Tele Visegrad. Come trasformare un fallimento sovranista in una “abile” mossa
Telegiornali del cambiamento. Così per l'inviato ad Hanoi il vertice fra Trump e Kim passa da essere una “battuta d'arresto” alle 20 su Rai1 a un'astuta strategia trumpiana alle 20.30 su Rai2
Significativi effetti del “governo del cambiamento” sui telegiornali. In un servizio del Tg1 delle 20, del 28 febbraio scorso, Claudio Pagliara parla del summit vietnamita tra il presidente americano Trump e il dittatore della Corea del nord Kim Jong-un, che si era aperto il girono precedente con grandi dichiarazioni di ottimismo, ma invece si è interrotto prima del previsto senza la firma su alcun accordo. “Il fallimento del vertice di Hanoi”, dice l'inviato su Rai1, “potrebbe essere la battuta d'arresto di un vertice negoziale destinato a riprendere ma anche un drammatico ritorno al muro contro muro”. Zapping. Mezz'ora dopo sul Tg2 c'è sempre Claudio Pagliara. Ma questa volta i toni del servizio sono completamente opposti: nessun fallimento del vertice, nessuno smacco all'amato sovranista newyorkese. “Il presidente americano è stato abile a lanciare la palla nel campo di Kim Jong-un”, sostiene il giornalista. “Non lo ha attaccato frontalmente, gli ha fatto capire che deve concedere di più se vuole davvero trasformare il suo paese in una potenza economica”. Il potere di Tele Visegrad.
Politicamente corretto e panettone