Il mese dell'invasione Disney. Pillole di serie tv da vedere marzo
Più ritorni che novità. Per gli appassionati arrivano le nuove stagioni di Riverdale, Elite, Kingdom, Ozark, Westworld e Shameless. E soprattutto il nuovo servizio di streaming Disney +
Il marzo seriale porta più ritorni che novità. Gli appassionati potranno infatti gustare le nuove stagioni di serie come Riverdale, Elite, Kingdom, Ozark, Westworld e Shameless. Qualche novità cinema – più nostrana che non – ed un’unica certezza: questo è il mese dell’invasione di Disney.
Serial: io non l’ho uccisa (docuserie - 2 marzo, Crime+Investigation, Sky)
Tratto dall’omonimo podcast inglese di gradissimo successo, questa docuserie racconta la vicenda realmente accaduta a Hae Min Lee, studentessa in un liceo di Baltimora uccisa barbaramente e della condanna del suo omicida, Adnas Syed. La serie Hbo ripropone in sei episodi gli snodi principali del caso, aggiungendo alla narrazione audio nuovi spunti e appigli emotivi che spesso la visione delle immagini favorisce. Esempio tipico del grande giornalismo investigativo inglese che, partendo da una versione audio molto ricca e già narrativizzata, trova nell’adattamento televisivo nuova linfa. Per appassionati di grandi storie.
Yellowstone (13 marzo, Sky Atlantic)
Molto atteso in Italia l’arrivo di questa serie western tra le più seguite in assoluto negli Stati Uniti (va in onda su Paramount). Kevin Costner è John Dutton, proprietario terriero che vive con la sua famiglia in un ranch nel Montana. Dovrà difendere la sua tenuta dai nativi americani che ne presidiano i confini per attaccarla. La vasta area del ranch è inoltre attenzionata da grandi latifondisti e politici corrotti. Solo la famiglia sembra un luogo in cui potersi sentire al sicuro. I numeri di questa serie in America sono davvero impressionanti e rimarcano ancora una volta – ammesso che ce ne fosse bisogno – il divario significativo tra i gusti e le sensibilità degli spettatori delle due coste rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione statunitense. Meno Sex and the City, più cowboy. Almeno per questa volta.
Lettera al re (20 marzo, Netflix)
Basato su un best seller olandese, questa nuova serie fantasy di Netflix original segue le vicende di Tiuri, apprendista cavaliere che si trova a dover consegnare una lettera al re che cambierà le sorti del suo regno per sempre. Durante il viaggio però, una profezia rivelerà che proprio questo giovane cavaliere potrebbe essere il depositario della salvezza del mondo. Tra atmosfere antiche e grandi duelli cavallereschi, un prodotto di genere che cerca un pubblico di affezionati.
Freud (23 marzo, Netflix)
Coproduzione austriaco - tedesca per la serie che ha come protagonista Sigmund Freud. Il noto psicoanalista viene coinvolto in qualità di esperto nelle indagini relative ad un serial killer, potendo svelare la vena storica del Fraud psicologo insieme a un’attitudine investigativa molto spiccata. I toni sono decisamente dark e onirici, complice anche l’ambientazione storica che dà alla narrazione un’ulteriore patina misteriosa e in parte inquietante. Per appassionati del genere che amano i racconti poco convenzionali.
Disney + (arriva il 24 marzo)
Come anticipato, in un pillolame precedente, il 24 marzo ci sarà il lancio ufficiale per l’Italia della piattaforma Disney + che si avvale di una library fortissima di prodotti Marvel, Star Wars, Disney, Pixar e National Geographic. Saranno venticinque i contenuti originali esclusivi alla prima visione, tra cui la celebrata serie The Mandalorian di Jon Favreau, il remake live action di Lilly e il Vagabondo, l’ultima stagione inedita di The Clone Wars (i dodici episodi della serie animata di Star Wars), Togo con William Defoe, gli adattamenti di Stargirl, Mistake were made (tratto dai libri di Stephan Pastis), il reboot di High School Musical e la docu-serie The world according to Jess Goldblum (di cui è stata già commissionata una seconda stagione). La corazzata insomma è importante e ben attrezzata, soprattutto per la forte identità family che i prodotti Disney si portano dietro. Una nuova battaglia dello streaming è alle porte.
Politicamente corretto e panettone