Ma dove vai, Lorenzo in bicicletta? Era l’altro mondo, quello remotissimo tra gennaio e febbraio del 2020, un secondo prima della grande botta. Ed era anche, geograficamente, l’altro mondo, non proprio agli antipodi, ma quasi – Cile, Argentina, giù di lì. E’ stato là e allora che Cherubini, ragazzo dei grandi estremi, ne ha tentata un’altra. Andando a cercare quello che c’è all’opposto del Jova Beach Party e della sua balneare comunione dei corpi, nella solitudine/beatitudine delle Ande, a 5.000 metri di altezza, dove non c’è niente e c’è tutto, dove l’avventura, lo spazio, il sentimento e se stessi non bisogna cercarli, perché ci sei talmente dentro che l’unico pericolo è non vederli. Il pieno e il vuoto affascinano Jovanotti e per capirlo basta ascoltare i suoi dischi. Ma il satòri dello spirito collettivo che un anno fa ha italianizzato con quello show sulle spiagge, oggi assume una dimensione remota, sfiora il “proibito” nell’elenco di raccomandazioni anti contagio e va incasellato come un momento classico. Intanto, però, prendi una bici e vai.
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